martedì 26 novembre 2013

a season of dust

Il nuovo disco del mio progetto aal si intitolerà a season of dust e conterrà cinque lunghi brani composti tra il 2006 e il 2013. Si tratta del primo album dopo un lungo periodo di silenzio discografico durante il quale il nome aal è apparso sporadicamente solo in progetti collaborativi, su compilation o, dal vivo, per una serie di sonorizzazioni di eventi poetici realizzate a partire dal 2011. L'ultima uscita discografica "lunga" infatti risale ormai al 2007, quando Afe Records produsse il quintuplo cofanetto Urania, contenente materiale d'archivio mai pubblicato prima.
Il disco uscirà a breve per selenophonia, non-etichetta gestita da Luigi Maria Mennella (aka Furvus, En Velours Noir, F.ormal L.ogic D.ecay) e dedicata a piccole produzioni di assoluta qualità, dove la stessa cura applicata alle proposte sonore viene dedicata ad ogni aspetto del packaging e dell'artwork. Una filosofia che si sposa in pieno con la natura delle mie produzioni a nome aal.



Il titolo a season of dust (una stagione di polvere) è un esplicito riferimento a due parole-cardine della ricerca poetica che ho condotto a partire dal 1993 e che è testimoniata dal mio libro Magari in un'ora del pomeriggio. La scelta di utilizzarle ha il valore di un sigillo:  una stagione fruttuosa e lunga si conclude definitivamente. Musicalmente parlando si tratterà di un'evoluzione di temi e sonorità i cui semi sono stati piantati in dischi come in luce (2003) e oggi ho indossato la tua mancanza (2005) (ascoltabili interamente nei player qui sotto) ma che attraverso gli anni si sono evoluti verso una forma, a mio parere, più coesa e focalizzata, più melodica, in un certo senso. Le influenze sono molteplici e servono qui solo per offrire alcuni generici punti di riferimento a chi non sia familiare con questo tipo di sonorità: drone, ambient, cosmic, experimental, glitch. Manca un'influenza che non ho mai omesso in passato ma che sento ormai superata e non più necessaria: field recordings. Al di là dei confini di genere, degli incasellamenti e delle classificazioni il mio fine ultimo è e resterà sempre quello di fare musica. Con tutto quello che ne consegue.



mercoledì 6 novembre 2013

La poetica del corpo / Il corpo poetico

23 NOVEMBRE 2013

Collettivo WSF presenta in collaborazione con il collettivo artistico di Macao 

LA POETICA DEL CORPO, IL CORPO POETICO 

Inizio serata: ore 19.30

Mostra fotografica e reading poetico con aperitivo e musica 

Fotografie di: Donatella D’Angelo & Josè Lasheras, “Los respiros del Alma”, - Cristina Rizzi Guelfi, “La fabrique des rêves” 

Reading di Sebastiano Adernò - Paolo Aldrovandi - Daniela Cattani Rusich - Roberta D’Acquino – Lucia Grassiccia - Nino Iacovella - Ksenja Laginja - Sebastiano A. Patanè Ferro - Barbara Pinchi - Valeria Raimondi - Antonella Taravella - Davide Valecchi - Paolo Zanelli 

Al pianoforte: Alessandro Pavesi, Christian Contarino

Aperitivo a buffet offerto dal Collettivo WSF – 2.50€

MACAO - Viale Molise, 68 - MILANO

La donna, banalizzata in tv e nella vita quotidiana tramite un’erotizzazione esasperata, è in molti casi vista solo come un mezzo pubblicitario, dimenticandosi di come invece il corpo femminile possa attraversare la carne e arrivare ben oltre ciò che l’occhio vede. Per questo “La poetica del corpo” cerca di suggerire una diversa visione del corpo stesso per mezzo di immagini e versi, con lo scopo di far capire l’intensità di un gesto o la compenetrazione con l’arte, scegliendo occhi prevalentemente femminili (ma non solo) e voci maschili (ma non solo), e offrendo al fruitore un “intero”in una sorta di Yin/Yang creativo.
Le fotografie di Donatella D’Angelo e Josè Lasheras e quelle di Cristina Rizzi Guelfi esaltano attraverso immagini quasi oniriche la poesia del corpo; I poeti con i loro versi riescono a rendere visibile la poetica del corpo quando l’occhio non vede. Un lavoro collettivo che non si ferma alla superficie delle emozioni, ma penetra fin nella profondità della pelle.

Trailer Video a cura di Sebastiano Adernò:





link: