poesie per Alice*




1.
La casa dove abitavi è stata costruita
al centro di un pascolo
che si apre all'improvviso
alla fine del bosco di castagni.

Durante i mesi caldi
l’erba si nutre soltanto di luce
e muovendosi in silenzio
rilascia nell'aria
particelle iridescenti
che attraversano i corpi.

Dentro tutto è bianco
e frantumato in polvere finissima,
destinata a disperdersi
al primo aprirsi di una finestra.

2.
L'apparizione del coniglio
è del tutto inaspettata:
rimane appena in vista
prima di sparire nel folto
con un riflesso vetroso,
come di orologio.

L'allevamento è stato chiuso
quando eravamo piccoli:
per evocare una decadenza
basta il silenzio del capannone
e dei campi incolti.

Durante la notte
a queste altezze scendono i lupi
e l'ipotesi che l'animale
sia l’erede di una fuga
non trova alcun sostegno.

*Queste due poesie sono ispirate al capolavoro di Lewis Carrol Alice in Wonderland, letto, analizzato e reinterpretato poeticamente all'interno di un gruppo di lettura (o laboratorio di scrittura che dir si voglia) coordinato da Elisa Biagini e di cui ho fatto parte nell'anno 2015.