Appuntamenti di maggio


Martedì 17, ore 16:45, presso Società delle Belle Arti Il Circolo degli Artisti "Casa di Dante" di Firenze, andrà in scena una lettura collettiva di poesia nutrita di illustri nomi del panorama poeico fiorentino e non. Per l'occasione leggerò due mie poesie inedite più un testo del grande poeta Remo Pagnanelli. Nell'immagine sotto maggiori dettagli.


Sabato 21 maggio suonerò con la mia band Video Diva (con supporto di The Ajax) presso l'Exenzia di Prato. Presenteremo brani vecchi e nuovi con piccoli assaggi del nuovo disco ormai in fase di produzione. La serata proseguirà poi con djset a tinte scure e sonorità darkwave, post-punk, new wave, gothic rock, ecc. ecc. grazie ai dj Daluen, Egodrom, Selene Riot e Velvet Widow. Maggiori dettagli nell'immagine sotto.






Una poesia inedita

La brocca dell’acqua*

Mi mandarono a prendere l'acqua
durante il pranzo
dell'ultimo giorno di scuola.

Mentre tornavo a tavola
la brocca si rifletteva sulle pareti bianche
facendo correre una figura di luce
che quasi nessuno guardava.

Dalle finestre più in alto
entrava il sole del quindici giugno.

(2011)


* La brocca dell'acqua fa parte di una raccolta inedita del 2011 intitolata La disfatta dell'estate che sarà inclusa nel mio prossimo libro di versi, quando uscirà.

Una poesia inedita

Con l’estate i lavori continuarono
solo per me che restavo a guardare
i macchinari andare avanti e indietro.

Sopra ogni pietra tolta dal terreno
destinato alla casa erano incise
parole che portavano un messaggio
chiarissimo: “Immagina altre vite”.


Una poesia inedita

Di tutte le stanze della casa
solo la camera da letto è rimasta immobile,
cristallizzata nella disposizione originaria.

Entrandoci dentro avverto ancora
il profumo dell’unguento per il dolore
appeso alle superfici
invecchiate senza consumarsi.

A volte apro il comodino
e sfoglio una piccola agenda
scorrendo un elenco di nomi
che conosco a memoria
solo per rivedere la sua calligrafia
severa e quasi maschile.

Oltre i vetri gli alberi
sono cresciuti di ventisette anni,
occupando per intero la porzione di cielo
che si vedeva rimanendo seduti sul pavimento.