una poesia inedita

Sono il corpo se un riflesso di calcite  
brilla in un angolo d'asfalto  
e ferma un grumo nel mio petto? 

Sono il corpo se tengo in braccio 
le tue ossa dopo l’esumazione 
e salendo le scale sento la tua voce? 

Sono il corpo se la presenza di Giove stasera 
benché dietro a una foschia che lo sfuoca 
basta da sola a illuminarci? 

Dove siamo un cerchio nell’acqua  
l’increspatura si calma fino a spianarsi. 
Il cerchio è acqua solamente. 

Senza corpo  
senza morire 
senza tornare 
Senza partire.