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Benedire

 SABATO 24 SETTEMBRE 2022 DALLE ORE 18:00 ALLE 20:00

Chiesa di San Giovannino de' Cavalieri Via San Gallo, 66, 50129 Firenze FI, Italia


BENEDIRE

poesie di Massimiliano Bardotti

musiche di Davide Valecchi (almost automatic landscapes)


La parola poetica ha questo potere straordinario di benedire tutto quello che nomina. Seminare e aver cura di una parola buona, capace di germogliare amore e bellezza, potrebbe essere l'alba di una Vita Nuova.

Recitazione poetica e armonie musicali per benedire tutto quello che la vita ci riserva perché, come canta il Maestro Battiato: tutto l'universo obbedisce all'amore.

[evento facebook: https://www.facebook.com/events/457982022915478/]





[a cura di Francesco Gnot]


Benedire

SABATO 24 SETTEMBRE 2022 DALLE ORE 18:00 ALLE 20:00

Chiesa di San Giovannino de' Cavalieri Via San Gallo, 66, 50129 Firenze FI, Italia


BENEDIRE

poesie di Massimiliano Bardotti

musiche di Davide Valecchi (almost automatic landscapes)


La parola poetica ha questo potere straordinario di benedire tutto quello che nomina. Seminare e aver cura di una parola buona, capace di germogliare amore e bellezza, potrebbe essere l'alba di una Vita Nuova.

Recitazione poetica e armonie musicali per benedire tutto quello che la vita ci riserva perché, come canta il Maestro Battiato: tutto l'universo obbedisce all'amore.

[evento facebook: https://www.facebook.com/events/457982022915478/]






[a cura di Francesco Gnot]


Poesia in tè_a Voi - sabato 18 giugno 2022

Sabato 18 Giugno alle ore 16.30 al Museo Archeologico di Fiesole ci sarà il terzo incontro della V rassegna "Poesia in tè_a Voi" ideata da Piero Forosetti, Alessandra Borsetti Venier e Casa del Popolo La Montanina di Montebeni. Io sarò presente con un breve lettura di testi ispirati a opere d'arte contemporanea.

Con:

Roberto Balò 

Fabrizio Bregoli 

Kiki Franceschi 

Peter Genito

Vincenzo Lauria 

Giulio Maffii

Massimo Mori 

Liliana Ugolini (interpretata da Sabina Cesaroni )

Davide Valecchi

e l'ascolto delle voci di Tomaso Binga e Patrizia Cavalli


Con il patrocinio di Comune di Fiesole e Arci Firenze

Ingresso libero con prenotazione all'indirizzo: vilauria@gmail.com




una poesia inedita

in una vita è novembre
nel primo pomeriggio è ancora caldo
nel cortile della scuola
la terra chiara alzata dal pallone
contiene minerali luminosi
e sale piano e fa un velo se guardo
fermandomi per meno di un secondo
le finestre aperte all’ora di pranzo
per cambiare aria

il desiderio risalito qui
è avere un posto fatto con la pietra
che ha generato quella stessa terra
un seme rimasto inerte
che finalmente si muove e prende vita
benché nessuno avesse scommesso
sulla presenza dell’acqua

(novembre 2021)  



una poesia inedita

Sono il corpo se un riflesso di calcite  
brilla in un angolo d'asfalto  
e ferma un grumo nel mio petto? 

Sono il corpo se tengo in braccio 
le tue ossa dopo l’esumazione 
e salendo le scale sento la tua voce? 

Sono il corpo se la presenza di Giove stasera 
benché dietro a una foschia che lo sfuoca 
basta da sola a illuminarci? 

Dove siamo un cerchio nell’acqua  
l’increspatura si calma fino a spianarsi. 
Il cerchio è acqua solamente. 

Senza corpo  
senza morire 
senza tornare 
Senza partire. 



Cristalli Sognanti

A partire dal 3 maggio (ore 19:00), su Fango Radio curerò una serie di 4 puntate di una trasmissione che ho chiamato Cristalli Sognanti, dove leggerò racconti di letteratura fantastica/fantascientifica e poesia contemporanea, accompagnati dall'ascolto di musica ambient e sperimentale. Nell'immagine i contenuti della prima puntata. 







Qualche riga inedita

Se la guerra è finita tutto il sole
che conserva la pietra sul confine
può ritornare a noi e riscaldare
come il profumo dei libri da edicola
che sbiancano invenduti di anno in anno
e quando finalmente sono aperti
non c'è nemmeno bisogno di leggerli.

4 righe inedite

Ora che siamo nati e morti insieme 
il confine del bosco non separa
il folto dall'aperto e dentro all'ombra 
stiamo come in luce.

Le Ortique Open Mic

Ieri pomeriggio si è svolto il primo Open Mic del collettivo Le Ortique con letture in streaming di autrici dimenticate o poco conosciute e che meritano attenzione e riscoperta. C'ero anche io e ho letto qualche poesia di Alberta Bigagli (1928-2017), poetessa fiorentina che meriterebbe una decisa riscoperta a livello almeno nazionale, per la forza della sua poetica e per la profonda umanità del suo messaggio. È stata una festa e un atto d'amore per la poesia e per la letteratura. 

Ringrazio di cuore il collettivo che mi ha ospitato e vi invito a seguire tutti i bellissimi interventi e a gustarvi la bellezza dei testi proposti. 

Se vi interessa scoprire qualcosa di più su Alberta Bigagli visitate il sito https://www.trustalbertabigaglionlus.it/.

Una poesia inedita

Oggi abbiamo raggiunto il confine del bosco
dove il mio libro sui minerali chiariva
che le arborescenze sulla roccia
non sono fossili ma ossido di manganese
e dove gli anni sono sparpagliati
come entità naturali dappertutto.

In questo punto parlare ci aiuta
a ricollocarci temporalmente
mentre ci oltrepassano altre vite
che vorrebbero spacciarsi per nostre
e sostituirci.


Una poesia inedita

In uno degli ultimi giorni mi parlavi del futuro
guardando un taglio in via di guarigione
che mi ero procurato giocando
e che continuavo a sfiorare senza sosta.

Poi raccogliesti un sasso al margine del campo incolto
caduto certamente da un carico di ghiaia
diretto alla casa più avanti quando era in costruzione.

Il cambiamento ha velocità diverse per ogni entità
mi dicevi rigirando il sasso tra indice e pollice
dove ti lasciava un velo di terra secca.





Una poesia inedita

Nel pomeriggio mi sentivo vuoto,
mentre entravo nella sala d'attesa,
perché avevo paura della noia:
l'edificio era strano, senza uguali,
con stanze ad angoli non retti, alte,
tutto grigio celeste, tutto vecchio,
in vista neanche un libro o un giornalino.

Ci siamo messi a sedere in silenzio
poi ti ho visto sorridere e annuire
verso il riflesso che correva in basso
sul pavimento, dove una figura
generata dal sole e dal vetro
saliva fino alla parete opposta.


Una poesia inedita

Il giorno dello sciopero scolastico
abbiamo visto il sorgere del sole
seduti sopra il galestro, dal monte
dietro la casa, senza dire niente
fino alla sua completa apparizione.

Poi il silenzio mi è parso sufficiente.

Ti ho chiesto: «Che cos'è l'umanità?
E cosa siamo noi in definitiva?»

«L'umanità siamo noi solamente»
mi hai risposto, tendendomi una mano
per mostrarmi il tuo palmo già segnato
molto a fondo dai sassi acuminati.


Una poesia inedita

Siamo arrivati al cartello di bestie al pascolo
fermandoci a guardare l'onda dell'erba
che si avvicina e torna verso il bosco
come sostenuta da un riflesso di calcite.

Non c'è più niente da cercare:
abbiamo davanti il tempo
e quando arriverà l'inverno
solo le quantità di giorno e notte
saranno differenti.

A volte viene un uomo ad aprire la casa
e dare aria
ma non si accorge di noi
quando torna a valle
alzando gli occhi senza vederci
verso il noce più alto
da dove non ci siamo più mossi.