Premio Microeditoria di qualità 2012



Chiari, 9 novembre 2012

Concorso Microeditoria di Qualità 2012

PREMIO e MARCHIO di QUALITÀ CATEGORIA POESIA

Magari in un'ora del pomeriggio
di Davide Valecchi
Fara Editore

Ecco uno stralcio della motivazione:
Raccolta di componimenti in cui l’ispirazione poetica incontra la prosa, scelta forse debole per il genere, ma comunque vincente per lo sviluppo arioso e vivace dei testi.
Un continuum di apparizioni, speranze, emozioni ci appaiono nella ricerca vana del luogo dell’anima, l’aldilà intercettato a fatica.
I segreto pulsare delle cose, il respiro che alita sul possesso della realtà vissuta e persa, non provocano passioni struggenti, ma un ascolto sensibile di ciò che, “magari in un’ora del pomeriggio “, potrebbe tornare a parlaci.
Allora, il Poeta diventa spettatore di se stesso, lasciando che ignoti sentieri guidino lo spossato e impossibile rivivere.
Il commento è una sintesi delle valutazioni effettuate dai lettori della Rete Bibliotecaria Bresciana e dalla Giuria del Premio di Qualità nell’ambito della X Rassegna di Microeditoria Italiana, 9-11 novembre 2012, Chiari (Bs)

scheda del libro su anobii

scheda del libro sul sito dell'editore qui 


Il frutto del bosco


Castagneto


Sarà presentato domenica 18 novembre, al Teatro degli Animosi di Marradi (ore 11), il documentario realizzato da Iacopo Landi e Lisa Baroncelli per Tele Iride e per il Consorzio del Marrone I.G.P.  "IL FRUTTO DEL BOSCO: cronaca e storia del Marrone IGP Mugello", di cui ho curato la parte musicale.

La colonna sonora del documentario è composta da musiche inedite realizzate appositamente e da alcuni brani provenienti dalla discografia del progetto aal.



Tom Disch: un inedito*


Westward

As deep into the cave of sleep as he
could crawl he crawled, among the things
that hadn't skin nor legs, eyes but no lids;
but even at that depth he felt exposed.
His neighbors might pursue him there and roll
him on his back to slice his stomach open.
That's how he'd come to think of heroin
as a cove his little boat could moor in.
The islanders would bring him bags of take-out
and dance to the strumming of their ukeleles
and finally the tides would bear him off
to the great swells of the ocean Hamlet
extolls, a body unruled
by lines of latitude; which has no name;
which cannot be remembered.

Tom Disch (1940-2008)




Un mio tentativo umile e discutibile di traduzione:

Verso ovest

Ha strisciato fino nel profondo
della caverna del sonno, tra cose
che non avevano pelle ne' gambe, occhi ma non palpebre;
ma anche a quella profondità si è sentito esposto.
I suoi vicini potrebbero seguirlo e rovesciarlo
sulla schiena per aprirgli lo stomaco.
Per questo ha iniziato a pensare all'eroina
come a un approdo dove la sua piccola barca potesse gettare l'ancora.
Gli isolani gli porterebbero sacchetti di cibo
e ballerebbero al ritmo dei loro ukulele
e alla fine le maree lo trasporterebbero
fino ai grandi moti ondosi dell'oceano che celebra
Amleto, un corpo non governato
da linee di latitudine; senza nome;
che non può essere ricordato.


*la poesia non è mai apparsa a stampa. Si trova, come centinaia di altre poesie di Disch, qui:
http://tomsdisch.livejournal.com/179329.html

su Thomas Michael Disch:
http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Disch

Video Diva & aal in concerto

Firenze, Rullante Club, 3 novembre 2012



VIDEO DIVA
Fondato a Dicomano (Firenze) nel 1998, il gruppo vede la luce nello storico locale "Samantha", club che negli anni '80 ha ospitato i nomi più importanti dell'underground fiorentino e italiano. Ispirandosi alle sonorità  di Diaframma, primi Litfiba, Neon, Joy Division, Bauhaus, Sisters of Mercy ma cercando fin da subito di trovare una propria strada che guardi alla tradizione rivolgendosi in avanti i Video Diva muovono i primi passi nell'underground fiorentino. Nel 1999 vede la luce il primo cd autoprodotto, intitolato "Diva", con 8 brani. La vita del gruppo prosegue negli anni successivi con alcuni cambi di formazione e concerti sempre in contesti underground (Sicurcaiv, CSA Indiano, CPA di Firenze, Sottosuono) e supporti a band più affermate. Nel 2002 esce il secondo cd autoprodotto "Video". Dopo il 2003 il gruppo si dedicherà ad una ulteriore definizione del proprio suono, grazie anche alla collaborazione del produttore Pietro Stefanini .  Nel 2007 3 brani vengono inclusi nella quintupla compilation "United Forces of Phoenix vol. 2" (Nomadism Records) con il meglio dell’underground darkwave italiano.  Nel 2009 esce il minicd "Inetticho", con 5 brani, distribuito ai concerti e online. Nel tour di supporto al disco i Video Diva hanno l'onore di aprire per i Diaframma nella data del 6 Agosto 2009 all'Indian Club di San Giuliano Terme (Pisa).  Tornati al lavoro per nuovi brani e nuove evoluzioni sonore i Video Diva entrano in studio a dicembre 2011 e nel marzo del 2012 esce il nuovo album, "Nuvistasi", cd con 6 brani,  presentato ufficialmente il 16 marzo 2012 al CPA FISUD di Firenze.

FORMAZIONE
Antonio Torino (basso) 
Lorenzo Petti (voce, sax)
Davide Valecchi (chitarra, elettronica, cori)
DISCOGRAFIA
1998: live at Samantha (demo)
1999: Diva (cd autoprodotto, 8 brani)
2002: Video (cd autoprodotto, 4 brani)
2007: United Forces of Phoenix 3 (Nomadism Records)
2009: Inetticho (cd 5 brani, VD Records)
2012: Nuvistasi (cd 6 brani, VD Records)

DICONO DEI VIDEO DIVA
L'intricata osticità espressa nelle liriche e le involute melodie presenti nelle tracce ottemperano allo scopo di screziare l'ep di impietose vedute sull'esistenza contemporanea desfogliandone l'apparenza e raggiungendo, non senza disincantata lucidità, i punti nevralgici da evidenziare. Ammirevole. (The D-Side)

Sono stato piacevolmente colpito, anzi direi quasi stupito, dall’incrocio di elettronica e di una dark wave con arrangiamenti più ricercati, tecnicamente più complessa, che compone “Inetticho”; una chitarra graffiante, un basso a volte melodico, in altre cupo e pesante, assieme a basi elettroniche che sostengono il ritmo e programmazioni contemporanee con suoni che pescano nell’elettronica più attuale. (Darkitalia)

 Il sound proposto da Lorenzo Petti e company viaggia a ritroso verso gli anni ’80, mescolando con ispirazione e intelligenza sonora dark, new wave e punk elettro-minimale, nonché cercando di imporsi a partire da quel punto focale ove dialogano i Joy Division da un lato e, complici i testi in lingua italiana, Diaframma, primi Litfiba e CCCP dall’altro. (Flash Magazine)

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