Se ti chiedo quale corrispondenza
si stabilisca tra la superficie
e la luce che cade su un frammento
di mattone raccolto sulla strada
di casa e questa breve gioia che accende
il ricordo di un tempo non più nostro
tu mi rispondi che è solo il passato
la malattia e che la guarigione
avviene sempre per intero
e in una volta sola.
Sbaglio nel descrivere
la luce sul tuo viso
perché la tonalità
mi ricorda un tempo
di mura confortevoli
un vento che parla
una separazione
e non si dice niente
senza imperfezione
senza un tradimento
di noi stessi.