È stato ieri, quando ero un altro,
che lo spazio bianco in mezzo ai rami
valeva come un trionfo del vuoto:
il cambiamento odierno invece
riempie le mie mani di terra
che si sfarina in polvere di minerali di ferro,
una nebulosa di nomi da soffiare via
e dimenticare, in quest'ordine.
(29/06/2015)