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O sarai ribelle o non sarai

Finalmente la compilation “… O sarai ribelle, o non sarai!”, dopo aver subito una censura immotivata, ha preso vita. Contiene 115 artisti diversissimi tra loro ma accomunati da una visione dell'arte come espressione totalmente libera e non soggetta a censure.

Io sono presente con un brano intitolato Pater Noster del mio progetto almost automatic landscapes.

… O sarai ribelle, o non sarai! è un assembramento sonoro a cura di Antonello CrestiHellbones Records in collaborazione con Solchi Sperimentali Discografici e Dots Unlimited Radio.

Lo scopo di questo progetto discografico è esprimere la propria contrarietà ad una forma di pensiero totalitaria e castrante verso qualsiasi forma di creatività ed arte come lo è il cosiddetto politically correct. Ugualmente gli aderenti al progetto dovrebbero convenire su un no deciso a qualsiasi forma di censura, soprattutto nell’ambito di un linguaggio creativo.

https://assembramentosonoro.it/



O Sarai Ribelle O Non Sarai!

AGGIORNAMENTO DEL 27 APRILE: LA COMPILATION DI CUI SOTTO È STATA CENSURATA E RIMOSSA DALLA PIATTAFORMA BANDCAMP. OGNI ALTRO COMMENTO È SUPERFLUO. OGNUNO TRAGGA LE PROPRIE CONCLUSIONI. IL POST RESTA A TESTIMONIANZA.

Il 25 Aprile 2021 è uscita la compilation O Sarai Ribelle O Non Sarai! a cui ho contribuito con il brano Pater Noster del mio progetto almost automatic landscapes, che potete ascoltare nel player in fondo al post. Il brano è una mia personale interpretazione del Pater Noster della tradizione cristiana. Di seguito la presentazione e le motivazioni del progetto.

La Hellbones Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di “O Sarai Ribelle O Non Sarai!”, una compilation, anzi un “assembramento sonoro” di artisti resistenti alla dittatura del politically correct e alla distopia della “nuova normalità”, ideata e curata da Antonello Cresti, saggista e musicologo, autore del recente libro “La Musica e i suoi Nemici”. Oltre 100 artisti singoli o band chiamate a raccolta, da tutto il territorio nazionale e oltre, per offrire la propria testimonianza militante con un brano inedito e tematicamente attinente alla sfida messa in campo. Una gioiosa celebrazione musicale, che attraversa un numero impressionante di stili e modalità espressive, con l’unico imperativo di offrire una comunicazione senza alcun filtro o censura. Nel momento più divisivo e regressivo per l’intera cultura occidentale, mentre la pletora di ingrigiti benpensanti, ricattati, arresi e spaventati, si genuflette alla censura mainstream e porge la spalla all’abbrutimento di ogni autodeterminazione e individualità, un folto e variegato manipolo di ribelli, a volto scoperto, dà vita ad una fioritura di suoni ed idee indomita e impenitente. Questo assembramento rappresenta la celebrazione di una musica che vuole tornare a farsi socialità e ad ispirare libertà. Potrete abbattere ancora qualche statua, forse, perché le statue non vi sputano in faccia. Noi lo abbiamo – metaforicamente – fatto!