Finalmente la compilation “… O sarai ribelle, o non sarai!”, dopo aver subito una censura immotivata, ha preso vita. Contiene 115 artisti diversissimi tra loro ma accomunati da una visione dell'arte come espressione totalmente libera e non soggetta a censure.
Lo scopo di questo progetto discografico è esprimere la propria contrarietà ad una forma di pensiero totalitaria e castrante verso qualsiasi forma di creatività ed arte come lo è il cosiddetto politically correct. Ugualmente gli aderenti al progetto dovrebbero convenire su un no deciso a qualsiasi forma di censura, soprattutto nell’ambito di un linguaggio creativo.
Ho pubblicato sul mio canale YouTube un nuovo video per il brano just light dall'ultimo disco del mio progetto di musica elettronicaalmost automatic landscapes. Un piccolo viaggio che comincia in treno e finisce tra le stelle.
AGGIORNAMENTO DEL 27 APRILE: LA COMPILATION DI CUI SOTTO È STATA CENSURATA E RIMOSSA DALLA PIATTAFORMA BANDCAMP. OGNI ALTRO COMMENTO È SUPERFLUO. OGNUNO TRAGGA LE PROPRIE CONCLUSIONI. IL POST RESTA A TESTIMONIANZA.
Il 25 Aprile 2021 è uscita la compilationO Sarai Ribelle O Non Sarai! a cui ho contribuito con il brano Pater Noster del mio progetto almost automatic landscapes, che potete ascoltare nel player in fondo al post. Il brano è una mia personale interpretazione del Pater Noster della tradizione cristiana. Di seguito la presentazione e le motivazioni del progetto.
La Hellbones Records è orgogliosa di annunciare l’uscita di “O Sarai Ribelle O Non Sarai!”, una compilation, anzi un “assembramento sonoro” di artisti resistenti alla dittatura del politically correct e alla distopia della “nuova normalità”, ideata e curata da Antonello Cresti, saggista e musicologo, autore del recente libro “La Musica e i suoi Nemici”. Oltre 100 artisti singoli o band chiamate a raccolta, da tutto il territorio nazionale e oltre, per offrire la propria testimonianza militante con un brano inedito e tematicamente attinente alla sfida messa in campo. Una gioiosa celebrazione musicale, che attraversa un numero impressionante di stili e modalità espressive, con l’unico imperativo di offrire una comunicazione senza alcun filtro o censura. Nel momento più divisivo e regressivo per l’intera cultura occidentale, mentre la pletora di ingrigiti benpensanti, ricattati, arresi e spaventati, si genuflette alla censura mainstream e porge la spalla all’abbrutimento di ogni autodeterminazione e individualità, un folto e variegato manipolo di ribelli, a volto scoperto, dà vita ad una fioritura di suoni ed idee indomita e impenitente. Questo assembramento rappresenta la celebrazione di una musica che vuole tornare a farsi socialità e ad ispirare libertà. Potrete abbattere ancora qualche statua, forse, perché le statue non vi sputano in faccia. Noi lo abbiamo – metaforicamente – fatto!
Sul mio canale YouTube ho pubblicato un nuovo video per il brano Eternal Afternoon, tratto dal disco just light del mio progetto di musica elettronica almost automatic landscapes. Passo lento e sognante, riferimenti cosmici e fantascientifici, colori psichedelici, suoni analogici e sogni assortiti. Come si suol dire: Enjoy.
Il fiorentino Davide Valecchi appartiene a quella schiera di artisti, il cui lavoro, pur restando di nicchia, ha in ogni caso un grande valore e meriterebbe una maggior diffusione. Forse qualcuno lo conosce più per essere il chitarrista dei VideoDiva il cui S(à)crata ha avuto dei riscontri all’interno della scena Gothic. Tra l’altro fra poco uscirà il loro nuovo album. Ma Valecchi va oltre i generi e i suoi interessi si rivolgono anche alla musica elettronica con il suo progetto Aal (Almost Automatic Landscapes) di cui abbiamo già parlato su Ver Sacrum e anche alla poesia a alla fantascienza. La passione per quest’ultima direi che traspare dai dischi di Aal: d’altra parte la connessione fra musica elettronica e fantascienza è sempre stata molto forte a partire dai Tangerine Dream (Alpha Centauri ha mostrato la via ai viaggiatori cosmici) e da Klaus Schulze. Il nuovo album di Aal Just Light, rispetto al precedente, è meno immersivo e meno ambient ed è strutturato su brani non molto lunghi. La voce è assente e la musica è un’elettronica algida e ritmica ora più concitata, come nella prima traccia “Just Light”, nella successiva “To Extend” o in “Atonement”, ora più pacata e d’atmosfera come in “Urania” (un pezzo degno dei Tangerine Dream primi anni ‘80) o in “Perfectly Safe”. È una musica comunque rilassante che potrebbe piacere agli amanti della new age ma questo non vuol dire che manchi di spessore: non è vuota tappezzeria sonora per intenderci. L’ascolto induce la mente a viaggiare in universi cangianti al di là del tempo e dello spazio e induce “visioni” di paesaggi crepuscolari. Ed è anche la colonna sonora perfetta per leggere un Urania d’annata, magari Incontro con Rama di Arthur Clarke o Universo di Robert Heinlein. Disponibile su Bandcamp: https://almostautomaticlandscapes.bandcamp.com/album/just-light.
Sei da solo dei Video Diva è un brano presente nel nostro disco s(à)crata ed è una cover di un brano dei Lachrima Christi, storica band dicomanese dove suonava il basso Antonio Torino, attuale bassista e fondatore dei Video Diva. I Lachrima Christi sono stati un gruppo che avrebbe meritato di più ma di cui senza ombra di dubbio i Video Diva hanno raccolto l'eredità. Sei da solo è un brano che personalmente amo molto e che ho visto suonato dal vivo dai Lachrima Christi quando ero un adolescente e non suonavo ancora la chitarra. Fu un concerto molto bello perché la loro musica non aveva niente in comune con le band locali del tempo, che erano quasi tutte cover band o brutte copie dei Litfiba e di cui nessuno giustamente si ricorda. I Lachrima Christi invece avevano un suono personale, maturo, internazionale, anglosassone ma anche mediterraneo, suonavano una new wave calda, emozionale e tutto quello che desideravo, dopo averli visti dal vivo, era suonare quella musica. Sono passati anni, ma alla fine ci sono riuscito.
The Secret Sharer di almost automatic landscapes è un brano nato quasi venti anni fa che ha subito vari mutamenti e che ho suonato dal vivo alcune volte. In una forma diversa faceva parte del live set di Downward Design Research, band elettronica di cui ho fatto parte fino al 2013. Ho scritto anche un testo per questo brano e nel 2018 è entrato a far parte del repertorio di H2R, il progetto che condivido con Luigi Maria Mennella, in una forma ancora diversa, impreziosita dalla voce di Luigi e dai suoi interventi musicali, tanto da diventare la titletrack del nostro disco di debutto, sempre del 2018. La versione che si trova nel video, inedita, è quella che ho proposto dal vivo fino a qualche anno fa. Il brano prende il titolo ed è ispirato a un romanzo breve di Robert Silverberg, a sua volta riscrittura in chiave fantascientifica del classico omonimo di Joseph Conrad.
Sei da solo by Video Diva is taken from our album s(à)crata and it's a cover of a song by Lachrima Christi, the band of our bassist Antonio Torino, before founding Video Diva. Lachrima Christi didn't get the exposure the truly deserved but Video Diva are undoubtedly their heirs. I've always loved Sei da solo, since that first time I've seen the band playing it live as a teenager, even before starting to play guitar. It was a wonderful concert as their music had nothing in common with local bands of that time, who were mostly cover bands or bad imitations of Italian rock idols Litfiba that no one justily remembers. Lachrima Christi had a peculiar and relevant sound, a mix of English coldness and Mediterranean warmth and they played in a very personal and emotional new wave style. All I had wanted, after that concert, was to play music like that, and, after some years I must admit I succeeded.
The Secret Sharer by almost automatic landscapes is a track composed almost twenty years ago that has been transformed several times. I used to play it live in my solo shows. In a different form it was part of Downward Design Research (the electronic band I was part of until 2013) live set. I even wrote some lyrics for this track as it became the title-track of H2R debut album, in 2018. H2R are an electronic duo consisting of me and Luigi Maria Mennella, and the version of The Secret Sharer on that album features vocals and musical interventions by Luigi. The version you hear on the video is unreleased and it's the same as the one I played live some years ago.This song is deeply inspired by the short novel of the same name by Robert Silverberg, which is, in turn, a rendition in science fiction style of the Joseph Conrad classic.
Sul mio canale youtube è presente un nuovo video del mio progetto almost automatic landscapes. Il brano è intitolato the golden path of reminiscence ed è la seconda traccia del mio disco del 2003 in luce, rimasterizzato nel 2018 e disponibile sia in download che in cd sulla mia pagina bandcamp.
I've just uploaded a new video of my almost automatic landscapes project on my youtube channel. The track is called the golden path of reminiscence and it's the second track from my 2003 album in luce, remastered in 2018 and available as high quality download and cd on my bandcamp page.
Recentemente sono stato intervistato in merito alle mie attività da Lorenzo Squilloni del Collettivo Musica d'Avanguardia. Presto il Collettivo renderà pubblica (e liberamente scaricabile), una compilation di musiche altre a tema fantascientifico, a cui parteciperò con un brano del mio progetto almost automatic landscapes.
Il nuovo disco del mio progetto almost automatic landscapes (aal), intitolato transparency è disponibile da oggi.
E' un disco ambient, pieno di sintetizzatori e suoni liquidi stratificati. Ha a che fare con la luce. Con la grazia. Con il tempo. Con la vita. E' un flusso ininterrotto di 58 minuti diviso in 7 movimenti.
Presto il disco intero avrà anche la sua parte visiva, con 7 video pensati per accompagnare i 7 brani.
E' musica che ha bisogno di un po' di attenzione, perché è lenta, dilatata, dal respiro lungo. Si ascolta meglio al buio. O in un bosco. O camminando lungo un fiume. O in riva al mare. Oppure in vetta a una montagna, a una collina. Può facilitare la meditazione o il viaggio (di qualsiasi natura).
Piccolo video per un brano inedito molto semplice che, probabilmente, farà parte di un progetto che si discosta un po' dalle cose solite targate almost automatic landscapes e che vedrà la luce, spero, nel 2019. Musica un po' elettronica, un po' cosmica, un po' '70, vagamente jazzy... almeno nelle intenzioni. Sotto al video la lista degli strumenti utilizzati.
bassline: Arturia Minibrute
chords: M-Audio ProKeys with Strymon BigSky Reverb
Ripropongo una bellissima recensione uscita su Ver Sacrum, a cura di Franca Santoro, dedicata al mio ultimo lavoro come almost automatic landscapes, intitolato a season, pubblicato negli ultimi giorni del 2017 per la mia piccola label personale aalmusic. Per leggere la recensione sul sito di Ver Sacrum cliccate sull'immagine. In fondo all'articolo potete vedere e ascoltare il brano lost somewhere tratto dal disco.
Il 2018 comincerà con un concerto del mio progetto di musica elettronica/sperimentale/ambient almost automatic landscapes (aal). L'occasione sarà il primo SOLCHI SPERIMENTALI FEST del 2018, presentato da Antonello Cresti. Saranno con me anche F.ormal L.ogic D.ecay, ovvero Luigi Maria Mennella, con il quale condivido anche il progettoH2R e Edoardo Dottilio Pistolesi.
Il concerto di aal segnerà un ritorno sulle "scene" dopo un bel po' di tempo. Saranno disponibili nuovi e vecchi dischi di aal e i miei libri di poesia.