nel verso della luce,
dove lo sguardo converge.
Il tentativo di assegnare suoni
e movimenti ai luoghi
ha confini incerti,
assediati da parole
incise sulle pareti
e teorie di immagini appese.
Resta un tono di voci sedimentate
ovunque, qui,
che si ascoltano
nonostante la luce.
foto di Gianluca Maver (http://www.gianlucamaver.com/)
*la poesia è ispirata alla mostra Luce Prigioniera. 10 anni dopo e in particolare alle fotografie di Gianluca Maver. Maggiori informazioni nel post precedente.