LUCE PRIGIONIERA. 10 ANNI DOPO
Lettura poetica di testi ispirati alla mostra fotografica Luce Prigioniera. 10 anni dopo che ripropone le immagini scattate nell'ex carcere delle Murate nel 2001.
Con i poeti dei laboratori di Elisa Biagini: Paola Ballerini, Simona Cerri Spinelli, Beatrice Ciabini, Chiara Micol Degl’Innocenti, Andrea Gigli, Katia Ferri, Liliana Grueff, Hilde March, Iacopo Ninni, Valerio Orlandini, Brenda Porster, Marco Simonelli, Eva Taylor, Davide Valecchi, Annarita Zacchi e Stefania Zampiga.
h 17:00
Caffè Letterario Le Murate (Firenze)
Piazza delle Murate Firenze | 055 23 46 872 | caffeletterario@lemurate.it
(ingresso gratuito)
Di là dal bosco - il libro delle Fiabe
Esce in questi giorni per i tipi de Le Voci della Luna (Sasso Marconi) il volume Di là dal bosco, che raccoglie 20 riscritture/riletture da parte di scrittori e poeti contemporanei di altrettante fiabe che fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo. Il libro è la testimonianza di un progetto pensato e curato da Francesca Matteoni, che ce ne parla in questo breve estratto dalla sua prefazione:
[...] da sempre innamorata dell’universo fiabico ho deciso, nell’anno che celebra il bicentenario di quel primo volume di ottantasei fiabe a firma dei Fratelli Grimm, di coinvolgere scrittori e blogger in un esperimento online, aprendo, circa un anno fa, il blog Fiabe e chiedendo ad ognuno di ripercorrere tramite l’esperienza personale una fiaba, classica o proveniente dalla tradizione locale.
Questa è la lista delle fiabe e degli autori:
I musicanti di Brema di Azzurra D'Agostino, Scarpette rosse di Marilena Renda, Hansel e Gretel di Francesca Matteoni, Cenerentola di Marco Simonelli, Cappuccetto Rosso di Renata Morresi, La capra ferrata di Vanni Santoni, Pelle d'Asino di Francesca Bertazzoni, Biancaneve di Cristina Babino, Rosaspina di Franca Mancinelli, Raperonzolo di Patrizia Dughero, La Bella e la Bestia di Mariasole Ariot, Il mago di Oz di Paolo Triulzi, Il guardiano di porci di Viviana Scarinci, Il pifferaio magico di Gianni Montieri, La chiave d'oro di Tiziana Cera Rosco, Il soldatino di stagno di Mariagiorgia Ulbar, Sassolungo di Chiara Catapano, Il gatto con gli stivali di Vincenzo Bagnoli, La gatta Cenerentola di Giovanni De Feo, Il pifferaio magico di Lidia Riviello.
Il libro comprende anche i testi di poeti che hanno partecipato ad laboratorio dedicato alla fiaba Hansel e Gretel, coordinato da Elisa Biagini, nel maggio 2012: Davide Valecchi, Jacopo Ninni, Marco Simonelli, Caterina Pardi, Andrea Gigli, Brenda Porster, Katia Ferri, Paola Ballerini, Annarita Zacchi e Liliana Grueff.
Fonte: http://fiabesca.blogspot.it/2012/12/di-la-dal-bosco-il-libro-delle-fiabe.html
Dopo il taglio del bosco
Dopo il taglio del bosco
- dovevano saperlo anche i padroni -
il buono non sarebbe ricresciuto.
Le voci che caddero insieme ai tronchi
- non viste -
sono rimaste nel folto
ricoprendosi di foglie, affondando,
in attesa di un passo che smuova la terra
per riportarle alla luce
insieme ai nomi di chi lavorava
dove adesso resta il selvatico.
- dovevano saperlo anche i padroni -
il buono non sarebbe ricresciuto.
Le voci che caddero insieme ai tronchi
- non viste -
sono rimaste nel folto
ricoprendosi di foglie, affondando,
in attesa di un passo che smuova la terra
per riportarle alla luce
insieme ai nomi di chi lavorava
dove adesso resta il selvatico.
Genesi: una riscrittura in versi
La poetessa fiorentina Elisa Biagini da anni tiene laboratori di scrittura poetica attraverso i quali si sono formate alcune delle voci più significative della poesia fiorentina e non. All'interno di uno dei suoi laboratori, tenuto tra il 2011 e il 2012 e incentrato sulla rilettura in chiave poetica del Libro della Genesi, i poeti Andrea Gigli, Annarita Zacchi, Caterina Pardi, Paola Ballerini e Katia Ferri hanno prodotto un corpus di testi di notevole valore dove convivono il rigore della ricerca formale, la ricchezza tematica e la sperimentazione.
Questi testi, letti dalle voci dei loro autori e introdotti dalla lettura dei passi biblici a cui si sono ispirati sono confluiti in un reading/perfomance che si avvale della mia sonorizzazione dal vivo.
L'occasione per assistervi si presenta domenica 25 novembre, a San Miniato (Pisa)
Genesi: una riscrittura in versi
con i poeti:
Andrea Gigli,
Annarita Zacchi,
Caterina Pardi,
Paola Ballerini,
Katia Ferri.
Presenta e introduce i passi biblici: Elisa Biagini.
Sonorizzazione dal vivo: Davide Valecchi (aal)
Lo spettacolo è inserito nel cartellone della terza edizione di Tartufonie:
Domenica 25 novembre 2012
ore 16
Ex Oratorio della Crocetta
via Giosuè Carducci n° 19
San Miniato (Pisa)
Questi testi, letti dalle voci dei loro autori e introdotti dalla lettura dei passi biblici a cui si sono ispirati sono confluiti in un reading/perfomance che si avvale della mia sonorizzazione dal vivo.
L'occasione per assistervi si presenta domenica 25 novembre, a San Miniato (Pisa)
Genesi: una riscrittura in versi
con i poeti:
Andrea Gigli,
Annarita Zacchi,
Caterina Pardi,
Paola Ballerini,
Katia Ferri.
Presenta e introduce i passi biblici: Elisa Biagini.
Sonorizzazione dal vivo: Davide Valecchi (aal)
Lo spettacolo è inserito nel cartellone della terza edizione di Tartufonie:
Domenica 25 novembre 2012
ore 16
Ex Oratorio della Crocetta
via Giosuè Carducci n° 19
San Miniato (Pisa)
Premio Microeditoria di qualità 2012
Chiari, 9 novembre 2012
Concorso Microeditoria di Qualità 2012
notizie sul premio www.microeditoria.it/concorso-microeditoria-di-qualita
sul decennale della Rassegna della MicroEditoria
sul decennale della Rassegna della MicroEditoria
Il frutto del bosco
Sarà presentato domenica 18 novembre, al Teatro degli Animosi di Marradi (ore 11), il documentario realizzato da Iacopo Landi e Lisa Baroncelli per Tele Iride e per il Consorzio del Marrone I.G.P. "IL FRUTTO DEL BOSCO: cronaca e storia del Marrone IGP Mugello", di cui ho curato la parte musicale.
La colonna sonora del documentario è composta da musiche inedite realizzate appositamente e da alcuni brani provenienti dalla discografia del progetto aal.
Maggiori informazioni qui: http://www.okmugello.it/marradi/presentato-il-documentario-sul-marrone-del-mugello/
Tom Disch: un inedito*
Westward
As deep into the cave of sleep as he
could crawl he crawled, among the things
that hadn't skin nor legs, eyes but no lids;
but even at that depth he felt exposed.
His neighbors might pursue him there and roll
him on his back to slice his stomach open.
That's how he'd come to think of heroin
as a cove his little boat could moor in.
The islanders would bring him bags of take-out
and dance to the strumming of their ukeleles
and finally the tides would bear him off
to the great swells of the ocean Hamlet
extolls, a body unruled
by lines of latitude; which has no name;
which cannot be remembered.
Tom Disch (1940-2008)
Un mio tentativo umile e discutibile di traduzione:
Verso ovest
Ha strisciato fino nel profondo
della caverna del sonno, tra cose
che non avevano pelle ne' gambe, occhi ma non palpebre;
ma anche a quella profondità si è sentito esposto.
I suoi vicini potrebbero seguirlo e rovesciarlo
sulla schiena per aprirgli lo stomaco.
Per questo ha iniziato a pensare all'eroina
come a un approdo dove la sua piccola barca potesse gettare l'ancora.
Gli isolani gli porterebbero sacchetti di cibo
e ballerebbero al ritmo dei loro ukulele
e alla fine le maree lo trasporterebbero
fino ai grandi moti ondosi dell'oceano che celebra
Amleto, un corpo non governato
da linee di latitudine; senza nome;
che non può essere ricordato.
*la poesia non è mai apparsa a stampa. Si trova, come centinaia di altre poesie di Disch, qui:
http://tomsdisch.livejournal.com/179329.html
su Thomas Michael Disch:
http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Disch
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Un continuum di apparizioni, speranze, emozioni ci appaiono nella ricerca vana del luogo dell’anima, l’aldilà intercettato a fatica.
I segreto pulsare delle cose, il respiro che alita sul possesso della realtà vissuta e persa, non provocano passioni struggenti, ma un ascolto sensibile di ciò che, “magari in un’ora del pomeriggio “, potrebbe tornare a parlaci.
Allora, il Poeta diventa spettatore di se stesso, lasciando che ignoti sentieri guidino lo spossato e impossibile rivivere.