Tutti i libri con mie poesie

Sul portale anobii (social dedicato ai libri e alla lettura che vi invito a visitare) sono inserite le informazioni riguardanti tutti i volumi editi che contengono mie poesie.

La lista è visibile a questo indirizzo: http://www.anobii.com/contributors/Davide_Valecchi/1797436.

Se qualcuno invece avesse voglia di dare un'occhiata alla mia libreria, eccola qui: http://www.anobii.com/mtdavevan/books.

Ho scritto anche un centinaio di recensioni, dalla fantascienza alla poesia, consultabili qui: http://www.anobii.com/anobiireload/mtdavevan/comments?public=0.



diagonal chains

Alla fine degli anni Novanta ho dato vita ad un progetto di musica elettronica chiamato diagonal chains, influenzato da industrial ed EBM e da gruppi come Ministry, Nine Inch Nails, Pankow, Clock Dva e Front242. Un primo disco autoprodotto e distribuito nei circuiti dell'ormai defunto portal vitaminic.it conteneva 10 brani (con voce) vicini all'industrial metal. In seguito il sound di diagonal chains si modificò sensibilmente: la voce fu accantonata, il suono si ammorbidì e comparvero influenze riconoscibili in nomi come Boards Of Canada, Autechre e Aphex Twin. Con queste linee guida tra il 1999 e il 2000 ho registrato i dischi Minimum Identity e The Secret Sharer, sempre distribuiti attraverso vitaminic. Subito prima di cambiare il nome del progetto in aal, realizzai (nel 2001) un ulteriore disco (Across A Sea Of Suns, ancora distribuito da vitaminic) di segno ancora diverso, collocabile all'interno del filone drum'n'bass influenzato da photek e goldie. Per sottolineare la natura differente della musica contenuta in questo disco scelsi il nome SolenoiD ma la scelta fu abbastanza infelice in quanto non sapevo che esisteva già un omonimo progetto americano attivo da parecchio più tempo. Infatti, puntualmente, arrivò dagli USA una richiesta di cambiare il nome, cosa che feci italianizzandolo in SolenoidE. In seguito ho accantonato anche questo nome ritenendo a tutti gli effetti il disco Across A Sea Of Suns un prodotto nato per diagonal chains. Potete anche leggerne una recensione dell'epoca su rockit.it qui.
The Secret Sharer e Across A Sea Of Suns sono adesso disponibili in download gratuito nella loro interezza, attraverso la mia pagina http://aalmusic.bandcamp.com/  o direttamente qui sotto.
I titoli sono un omaggio (per l'inesauribile fonte di ispirazione) a omonimi romanzi di fantascienza: The secret sharer di Robert Silverberg e Across a sea of suns di Gregory Benford.



VIDEO DIVA in concerto

MAX PUB 
Firenze

presenta:

VIDEO DIVA in concerto

[storica band dark-wave dell'underground fiorentino, i Video Diva tornano dal vivo presentando i brani della loro discografia e un assaggio del nuovo disco in preparazione]
-
a seguire

djset punk, post-punk, new wave, gothic, 80's
a cura di aal & Video Diva





Video Diva
https://www.facebook.com/vdeodva
http://videodiva.it/
http://www.reverbnation.com/videodiva

aal
http://aalmusic.bandcamp.com/
http://www.reverbnation.com/aal28

ore 22:23
MAX PUB
Via degli Orti Oricellari 6 R
Firenze

Ingresso gratuito


Siamo tutti un po' matti

E' appena uscito per Fara Editore, nella collana Nefesh, il volume Siamo tutti un po' matti, antologia del Premio Insanamente 2014, che comprende racconti e poesie degli autori premiati e dei finalisti, per la cura di Alessandro Ramberti.

Nella sezione poesia è incluso il mio poemetto I nomi coinvolti, una rielaborazione del progetto "Un endecasillabo al giorno".

Tutte le informazioni sul libro, sugli autori coinvolti e su come ordinarlo le trovate qui.

Riporto i pimi 14 versi del poemetto.


 I nomi coinvolti
(dicembre 2013 - maggio 2014)

Si apre una raccolta di elementi:
la sedimentazione non è certa.

Attraversando una soglia di fibre
resta sul fondo un tono innaturale.

Una stagione di polvere e luce
in piedi per un soffio, per un sibilo:
il bianco aumenta la ripetizione,
un punto dentro al mare di riverbero.

Tutto è stato diviso con un taglio:
un lavoro di impronte sulla pietra
riflesso da una scheggia di calcite.

Il giorno cade, il nome si spegne,
l'aria contiene un luogo di radici
senza generazione, come un vuoto.


H2R: live videos

Quelli che seguono sono una serie di video curati e montati da Luigi Maria Mennella tratti dalla nostra performance come H2R del 3 Agosto 2014 presso il Parco dell'Anconella di Firenze. Amorevolmente curata dallo staff  Dio)))Drone la serata comprendeva, oltre al nostro concerto, anche il live set del grande Bad Girl (aka Leonardo Granchi ex-Downward Design Research) con un prezioso contributo alla chitarra di Nàresh Ran.
I 6 brani eseguiti da H2R (in forme leggeremente diverse) andranno tutti a far parte del primo album del progetto, in avanzata fase di lavorazione. Non mancheranno aggiornamenti!

H2R - The secret Sharer - live

H2R - Particles - live

H2R - All you left behind - live

H2R - Names - live

H2R - To get lost - live

H2R - Stones- live

THE CHURCH "Gold Afternoon Fix" (1990, Arista): una recensione emotiva

Steve Kilbey, notoriamente, non ha mai amato questo disco dei suoi The Church. Alcune delle ragioni sono comprensibili: uscito subito dopo il loro disco di maggior successo (quello Starfish che contiene la loro canzone ad oggi più famosa, Under The Milky Way), le vendite di Gold Afternoon Fix furono molto inferiori alle aspettative, dando inizio di fatto a un periodo di declino della band (non artistico, per fortuna) culminato nella fine del contratto major con la Arista, nel 1994 (all'epoca di Sometime Anywhere), che faceva presagire una possibile fine della band stessa. Così non fu, grazie al cielo. Inoltre anche l'unità del gruppo, un quartetto immutato da quasi dieci anni, si incrinò con l'abbandono dello storico batterista Richard Ploog (il gruppo per finire l'album si affidò ad una drum machine), per ragioni personali (stress, disillusione). I grossi problemi di dipendenza di Kilbey (eroina) poi, si sono manifestati proprio in questo periodo, altra ragione non di poco peso, immagino, nelle considerazioni di Kilbey al riguardo del disco. Per non parlare del titolo: tra i molti significati della parola "fix" infatti non sorprende trovare anche "iniezione di eroina o altro narcotico". Ma come in tutto ciò che Steve Kilbey ha scritto niente è mai ciò che sembra, tutto ha sempre molti significati, molte le interpretazioni possibili: ogni testo di questo straordinario songwriter è un capolavoro di ambiguità,  intelligenza e lirismo.
Eppure non sono pochi i fan che portano Gold Afternoon Fix nel cuore come uno dei dischi più belli dei Church. Per molti addirittura è il loro disco più bello. E tra questi ci sono anche io, anche se credo che di dischi bellissimi ne abbiano fatti parecchi. 
Gold Afternoon Fix è il disco che mi ha fatto conoscere i Church e anche per questo motivo gli sono molto affezionato. I pochi che conoscono la mia poesia poi sanno quanto io sia legato ad un immaginario dove la parola "pomeriggio" viene ripetuta spesso, assumendo di fatto la funzione di sigillo e cifra stilistica. Il mio libro del 2011 si intitola non per caso Magari in un'ora del pomeriggio
Questo disco è senza ombra di dubbio una delle fonti della mia poetica. La potenza evocativa del tardo pomeriggio mi affascina da quando ero un bambino: il giorno muore offrendoci una luce calda e struggente che richiama la nostra finitudine inesorabilmente. Tutto questo, intuito ad un livello profondo e non completamente conscio, ha immediatamente trovato una consacrazione, un avallo, con questo disco dei Church. Il pomeriggio dei Church aveva la stessa luce, lo stesso significato e la stessa portata emotiva. Di colpo le colline di galestro dove io e il mio amico di infanzia Kristian salivamo d'estate armati di boombox caricato con la musicassetta di Gold Afternoon Fix erano il deserto australiano. 
Le storie che Steve Kilbey ci racconta, in una cornice di sognante perfezione chitarristica, parlano di perdenti e viaggi astrali, di epifanie e città trasfigurate, di sogni atavici e nomi dimenticati, di solitudini e ombre che ridono di noi, di terre incognite e di eterno femminino in un caleidoscopio di colori caldi solo apparentemente confortevoli. Ogni brano è un mondo a parte, chiuso nella sua perfezione. Immense Pharoah, Metropolis, Essence, Transient, Disappointment e la conclusiva, epica, definitiva Grind. E forse, alla fine, Steve Kilbey, fuori dalla dipendenza, è finalmente riuscito a superare il disamore verso il disco se un recente DVD dei Church che testimonia il tour proprio di Gold Afternoon Fix è stato intitolato Long Distance Century Buzzes and Fades, un verso che viene proprio da Grind.
Gold Afternoon Fix è un disco totalmente pomeridiano, che offre la gloria della luce prima del declino, la grazia degli attimi prima della fine: l'ineluttabile viene accettato completamente, la sconfitta è certa ma, prima, viene una bellezza impareggiabile.










VIdeo Diva e H2R in concerto

Due appuntamenti dal vivo questa settimana mi vedranno impegnato con i miei progetti musicali: Video Diva e H2R

Giovedì 31 luglio 2014
Spazio Giovani Dicomano & Samantha Insane Produzioni 
presentano

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@ Festa Democratica
(Dicomano - FI)
presso Impianti Sportivi (via Ciro Fabbroni 12)
ore 22:06 
ingresso gratuito


Sabato 02 Agosto 2014
Dio)))Drone 
presenta:

C R O P C I R C L E  N I G H T
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a seguire djset by Nàresh Ran | NaotoDate 


@ Parco dell'Anconella
Firenze
Via di Villamagna 41
ore 22:00
ingresso gratuito