E' disponibile in download gratuito nella pagina bandcamp di DIO)))DRONE (label, distro, collettivo e molto altro ancora... visitate il link per saperene di più) un esclusivo mixtape con brani di WH†P ME, SYMBIOSIS, AAL, DOWNWARD DESIGN RESEARCH, F.ORMAL L.OGIC D.ECAY, BATHORY LEGION, NORV, NàRESH RAN. Avete tempo fino al 6 gennaio per approfittare di questa generosissima offerta natalizia. Experimental / Ambient / Drone / Industrial / Electronic... and much more!
OMAGGIO DI PAROLE A DAIDO MORIYAMA
Ripropongo da Words Social Forum:
PROSPETTIVE. I FOTOGRAFI CHE HANNO FATTO LA STORIA – OMAGGIO DI PAROLE A DAIDO MORIYAMA
L’immagine del corpo
si manifesta nella stanza cambiata,
in coincidenza con lo spazio
lasciato vuoto:
nessuno se ne accorge quando accade
ma il desiderio ricompare sempre
con un nome diverso,
quando siamo già fuori,
per una frazione di buio.
di Davide Valecchi
Quei maledetti occhi, votati al dubbio dell’impossibile regalano all'anima un’inaspettata nudità.
Nascosto sotto un’aura di tristezza, guarda l’etereo cielo di ottobre che nutre di fondo ogni sifilitica speranza.
Saremo due stelle, diverremo polvere caos fumo e cibo per i vermi.
Io e tu, puoi starne certa, offriremo al mondo uno spettacolo indimenticabile spezzando con gesti compunti il nostro inattaccabile senso di vuoto.
Prendi le mie mani adesso, fai presto, prima che rabbia scontento e solitudine si impossessino di ciò che è nostro.
Non disperare, si nasce e si muore soli. Contro tutti i princìpi del dannato vivere.
Ma tremo al pensiero di un tuo mancato ritorno.
di Francesco Faraci
abre los ojos
così che ti possa passare a memoria
illanguidire nelle parole – abboccandoti
il mio amore saturo
dita appuntate ai lati stanchi della guancia
si distinguono le formiche e la fame che vive
sulle lenzuola e nelle corde chiazzate di sesso
abre los ojos
offrimi in punta di nuvola le gambe
- divinamente ammaestrate
circuito che disegna scintille refrattarie
origine e perdono nella testa china
che ingoia la mia natura disumana
di Antonella Taravella
link al post originale:
http://wordsocialforum.com/2013/12/19/prospettive-i-fotografi-che-hanno-fatto-la-storia-omaggio-di-parole-a-daido-moriyama/
PROSPETTIVE. I FOTOGRAFI CHE HANNO FATTO LA STORIA – OMAGGIO DI PAROLE A DAIDO MORIYAMA
L’immagine del corpo
si manifesta nella stanza cambiata,
in coincidenza con lo spazio
lasciato vuoto:
nessuno se ne accorge quando accade
ma il desiderio ricompare sempre
con un nome diverso,
quando siamo già fuori,
per una frazione di buio.
di Davide Valecchi
Quei maledetti occhi, votati al dubbio dell’impossibile regalano all'anima un’inaspettata nudità.
Nascosto sotto un’aura di tristezza, guarda l’etereo cielo di ottobre che nutre di fondo ogni sifilitica speranza.
Saremo due stelle, diverremo polvere caos fumo e cibo per i vermi.
Io e tu, puoi starne certa, offriremo al mondo uno spettacolo indimenticabile spezzando con gesti compunti il nostro inattaccabile senso di vuoto.
Prendi le mie mani adesso, fai presto, prima che rabbia scontento e solitudine si impossessino di ciò che è nostro.
Non disperare, si nasce e si muore soli. Contro tutti i princìpi del dannato vivere.
Ma tremo al pensiero di un tuo mancato ritorno.
di Francesco Faraci
abre los ojos
così che ti possa passare a memoria
illanguidire nelle parole – abboccandoti
il mio amore saturo
dita appuntate ai lati stanchi della guancia
si distinguono le formiche e la fame che vive
sulle lenzuola e nelle corde chiazzate di sesso
abre los ojos
offrimi in punta di nuvola le gambe
- divinamente ammaestrate
circuito che disegna scintille refrattarie
origine e perdono nella testa china
che ingoia la mia natura disumana
di Antonella Taravella
link al post originale:
http://wordsocialforum.com/2013/12/19/prospettive-i-fotografi-che-hanno-fatto-la-storia-omaggio-di-parole-a-daido-moriyama/
Un endecasillabo al giorno
Oggi inauguro un progetto di scrittura poetica che durerà un anno. Ogni giorno, a cominciare da questo martedì 3 dicembre 2013, pubblicherò un verso (sempre un endecasillabo canonico) attraverso il mio account twitter. I versi non avranno carattere estemporaneo o occasionale ma si inseriranno all'interno di un percorso di ricerca ed evoluzione che, nelle mie intenzioni, dovrebbe rappresentare il graduale superamento dei temi e delle modalità messe in atto nel mio libro del 2011 Magari in un'ora del pomeriggio. La scelta del verso ha un valore simbolico: andare da un'altra parte passando dallo stesso posto e, probabilmente, vedere un'altra cosa.
I testi che sto raccogliendo da circa due anni in previsione di una pubblicazione in volume, infatti, hanno un carattere nettamente diverso (per temi e forme) da quelli presenti in Magari in un'ora del pomeriggio e ho sentito quindi l'esigenza di preparare il distacco da una stagione poetica che mi ha accompagnato per quasi venti anni diluendolo nel tempo.
Non ho ancora pensato a quale sarà il futuro di questi versi quando il progetto sarà concluso. Per adesso non è quello che conta.
Pubblicherò i versi di Un endecasillabo al giorno in questo blog solo sporadicamente. Intanto vi lascio il primo:
I testi che sto raccogliendo da circa due anni in previsione di una pubblicazione in volume, infatti, hanno un carattere nettamente diverso (per temi e forme) da quelli presenti in Magari in un'ora del pomeriggio e ho sentito quindi l'esigenza di preparare il distacco da una stagione poetica che mi ha accompagnato per quasi venti anni diluendolo nel tempo.
Non ho ancora pensato a quale sarà il futuro di questi versi quando il progetto sarà concluso. Per adesso non è quello che conta.
Pubblicherò i versi di Un endecasillabo al giorno in questo blog solo sporadicamente. Intanto vi lascio il primo:
Un endecasillabo al giorno. Giorno 1.
"Si apre una raccolta di elementi." #poesia #endecasillabo #giorno_1
— davide valecchi (@DavideValecchi) 3 Dicembre 2013
a season of dust
Il nuovo disco del mio progetto aal si intitolerà a season of dust e conterrà cinque lunghi brani composti tra il 2006 e il 2013. Si tratta del primo album dopo un lungo periodo di silenzio discografico durante il quale il nome aal è apparso sporadicamente solo in progetti collaborativi, su compilation o, dal vivo, per una serie di sonorizzazioni di eventi poetici realizzate a partire dal 2011. L'ultima uscita discografica "lunga" infatti risale ormai al 2007, quando Afe Records produsse il quintuplo cofanetto Urania, contenente materiale d'archivio mai pubblicato prima.
Il disco uscirà a breve per selenophonia, non-etichetta gestita da Luigi Maria Mennella (aka Furvus, En Velours Noir, F.ormal L.ogic D.ecay) e dedicata a piccole produzioni di assoluta qualità, dove la stessa cura applicata alle proposte sonore viene dedicata ad ogni aspetto del packaging e dell'artwork. Una filosofia che si sposa in pieno con la natura delle mie produzioni a nome aal.
Il disco uscirà a breve per selenophonia, non-etichetta gestita da Luigi Maria Mennella (aka Furvus, En Velours Noir, F.ormal L.ogic D.ecay) e dedicata a piccole produzioni di assoluta qualità, dove la stessa cura applicata alle proposte sonore viene dedicata ad ogni aspetto del packaging e dell'artwork. Una filosofia che si sposa in pieno con la natura delle mie produzioni a nome aal.
Il titolo a season of dust (una stagione di polvere) è un esplicito riferimento a due parole-cardine della ricerca poetica che ho condotto a partire dal 1993 e che è testimoniata dal mio libro Magari in un'ora del pomeriggio. La scelta di utilizzarle ha il valore di un sigillo: una stagione fruttuosa e lunga si conclude definitivamente. Musicalmente parlando si tratterà di un'evoluzione di temi e sonorità i cui semi sono stati piantati in dischi come in luce (2003) e oggi ho indossato la tua mancanza (2005) (ascoltabili interamente nei player qui sotto) ma che attraverso gli anni si sono evoluti verso una forma, a mio parere, più coesa e focalizzata, più melodica, in un certo senso. Le influenze sono molteplici e servono qui solo per offrire alcuni generici punti di riferimento a chi non sia familiare con questo tipo di sonorità: drone, ambient, cosmic, experimental, glitch. Manca un'influenza che non ho mai omesso in passato ma che sento ormai superata e non più necessaria: field recordings. Al di là dei confini di genere, degli incasellamenti e delle classificazioni il mio fine ultimo è e resterà sempre quello di fare musica. Con tutto quello che ne consegue.
La poetica del corpo / Il corpo poetico
23 NOVEMBRE 2013
Collettivo WSF presenta in collaborazione con il collettivo artistico di Macao
LA POETICA DEL CORPO, IL CORPO POETICO
Inizio serata: ore 19.30
Mostra fotografica e reading poetico con aperitivo e musica
Fotografie di: Donatella D’Angelo & Josè Lasheras, “Los respiros del Alma”, - Cristina Rizzi Guelfi, “La fabrique des rêves”
Reading di Sebastiano Adernò - Paolo Aldrovandi - Daniela Cattani Rusich - Roberta D’Acquino – Lucia Grassiccia - Nino Iacovella - Ksenja Laginja - Sebastiano A. Patanè Ferro - Barbara Pinchi - Valeria Raimondi - Antonella Taravella - Davide Valecchi - Paolo Zanelli
Al pianoforte: Alessandro Pavesi, Christian Contarino
Aperitivo a buffet offerto dal Collettivo WSF – 2.50€
MACAO - Viale Molise, 68 - MILANO
La donna, banalizzata in tv e nella vita quotidiana tramite un’erotizzazione esasperata, è in molti casi vista solo come un mezzo pubblicitario, dimenticandosi di come invece il corpo femminile possa attraversare la carne e arrivare ben oltre ciò che l’occhio vede. Per questo “La poetica del corpo” cerca di suggerire una diversa visione del corpo stesso per mezzo di immagini e versi, con lo scopo di far capire l’intensità di un gesto o la compenetrazione con l’arte, scegliendo occhi prevalentemente femminili (ma non solo) e voci maschili (ma non solo), e offrendo al fruitore un “intero”in una sorta di Yin/Yang creativo.
Le fotografie di Donatella D’Angelo e Josè Lasheras e quelle di Cristina Rizzi Guelfi esaltano attraverso immagini quasi oniriche la poesia del corpo; I poeti con i loro versi riescono a rendere visibile la poetica del corpo quando l’occhio non vede. Un lavoro collettivo che non si ferma alla superficie delle emozioni, ma penetra fin nella profondità della pelle.
Trailer Video a cura di Sebastiano Adernò:
link:
Nell’eventualità che niente cambi
Nell’eventualità che niente cambi
è ancora possibile il ricorso
a una piccola zona franca
di materiali dispersi,
a un’orografia di centimetri,
alla ricostruzione dei nomi
per ogni filamento di rame
nastro isolante
schizzo di minio
che contenga il segreto delle mani.
è ancora possibile il ricorso
a una piccola zona franca
di materiali dispersi,
a un’orografia di centimetri,
alla ricostruzione dei nomi
per ogni filamento di rame
nastro isolante
schizzo di minio
che contenga il segreto delle mani.
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