Cristalli Sognanti - puntata 36

Venerdì 24 maggio alle 15, in streaming su https://www.fangoradio.com/, torna l'appuntamento con "Cristalli Sognanti", un'ora di fantascienza e musica altra (sperimentale, ambient, contemporanea, elettronica ma non solo). 

In questa puntata, la numero 36, leggerò due racconti, tratti dalla fondamentale antologia "Fantascienza della crudeltà" (1965, Lerici, a cura di Roberta Rambelli), scritti da giganti della letteratura fantascientifica (e non solo): "Domani e domani e domani" di Kurt Vonnegut Jr. (Tomorrow and tomorrow and tomorrow, 1953) e "Il magazzino dei mondi" di Robert Sheckley (The store of the worlds, 1960). Il primo è una sarcastica e francamente molto divertente storia ambientata in un futuro dove nessuno muore più grazie a un farmaco miracoloso a disposizione di tutti, ma dove l'esistenza quotidiana è un susseguirsi eterno di banalità e disagio; il secondo una struggente e memorabile riflessione post-apocalittica, forse uno dei racconti più belli di tutta la fantascienza.

Per completare la puntata, in sottofondo, ascolteremo brani tratti dai dischi "Plectra and percussions dances" del grande Harry Partch (1953) e da un disco del 1960 dell'altrettanto grande Desmond Leslie, opportunamente intitolato "Music  for the future".  

Nell'immagine e i contenuti della puntata. Ascoltabile venerdì 24 maggio 2024 dalle 15 alle 16 e poi disponibile in podcast insieme a tutte le altre qui: https://www.fangoradio.com/shows/44




#fantascienza #scifi #cosmic #60 #experimental #bookstagramitalia #harrypartch #kurtvonnegut #distopia #avantgarde #robertsheckley #timetravel #fangoradio #sciencefiction #soundtrack #electronicmusic #antologia #fangoradio #cristallisognanti #ambientmusic #dronemusic #1966 #synthsesizers #contemporary #cosmicmusic #gamma #outerspace

Cristalli Sognanti - puntata 35

Venerdì 26 aprile alle 15, in streaming su https://www.fangoradio.com/, torna l'appuntamento con Cristalli Sognanti, un'ora di fantascienza e musica altra (sperimentale, ambient, elettronica ma non solo). 

In questa puntata, la numero 35, leggerò tre racconti, tutti scritti nel 1966, da tre mostri sacri della fantascienza: A ritroso (Playback) di Arthur C. Clarke, Le ore dell'amore (Lovemaking) di Frederik Pohl e Cephalotron (Cephalotron) di Thomas M. Disch, racconti originariamente pubblicati dalla rivista Playboy che ha ospitato narrativa di fantascienza per lunghi anni. Questi e altri racconti sono poi stati ripresi e tradotti per la benemerita rivista nostrana Gamma da Valentino De Carlo,  per un numero speciale del 1970 intitolato Progetto Uomo

Si tratta di racconti emblematici del rinnovamento che ha attraversato la narrativa fantascientifica negli anni '60 del secolo scorso, quando si affacciano con vigore in romanzi e racconti istanze sociologiche e sarcastiche parodie delle derive molto poco rassicuranti che già la società del tempo lasciava presagire. I migliori scrittori del genere (e i tre proposti sono assolutamente da annoverare tra essi), presagivano una società futura a tinte scure, claustrofobica, senza libertà, violenta e disumanizzante, in cui il connubio potere/tecnologia porta inevitabilmente a un peggioramento delle condizioni di vita dei poveri mortali come noi. Questo è vero senza ombra di dubbio per i racconti di Pohl e Disch, mentre per il racconto di Clarke, decisamente non parodistico o sarcastico come gli altri due, prevale invece la poesia dell'ignoto, il tema ultra-classico ed eminentemente clarkiano dell'incontro con l'altro e con l'altrove, un incontro che non si risolve ma che resta sospeso in uno straziante e malinconico limbo di incomunicabilità e solitudine. E, secondo me, è proprio in racconti come questo che la fantascienza entra nel cuore dei lettori per non andarsene mai più.

Per completare la puntata, in sottofondo, ascolteremo brani tratti da repertori provenienti dall'Elektron Musik Studion, un centro svedese che dal 1964 si occupa di sound-art, musica elettronica ed elettroacustica, registrati dal 1966 in poi, quindi, come da tradizione per la trasmissione, coevi dei racconti.  

Nell'immagine i contenuti della puntata, ascoltabile venerdì 26 aprile 2024 dalle 15 alle 16 e poi disponibile in podcast insieme a tutte le altre qui: https://www.fangoradio.com/shows/44




++++ SPOILER++++

++++ SPOILER++++

++++ SPOILER++++

++++ SPOILER++++

++++ SPOILER++++

++++ SPOILER++++

++++ SPOILER++++




[Breve nota riguardo al racconto di Clarke: in questo racconto la voce narrante a un certo punto definisce se stessa come non più un essere vivente ma come una registrazione, più propriamente una registrazione conservata in un cristallo. Questo stesso espediente è alla base di un romanzo che amo alla follia e che considero uno dei più grandi capolavori dell fantascienza, Engine Summer di John Crowley (1979), in cui la voce narrante è appunto una registrazione conservata in un cristallo. Nonostante il romanzo sia stato pubblicato nel 1979, so per certo, avendolo letto in saggi critici dedicati a Crowley, che una bozza di Engine Summer era già stata stesa dallo scrittore negli anni '60. Grande è quindi la soddisfazione personale di essermi probabilmente imbattuto nella fonte di un romanzo che adoro.]



Cristalli Sognanti - puntata 34

Venerdì 29 marzo alle 15, in streaming su https://www.fangoradio.com/, torna l'appuntamento con Cristalli Sognanti, un'ora di fantascienza e musica altra (sperimentale, ambient, elettronica ma non solo). 

In questa puntata, la numero 34, leggerò un racconto di Sydney J. Van Scyoc, Mnarra Nobilis (1973) tratto dall'antologia Il meglio di IF 2 (Mursia, 1980), traduzione italiana di The Best of IF, Vol. 2 (1974), una raccolta con racconti pubblicati dalla rivista di fantascienza americana Worlds of IF.

Per completare la puntata, in sottofondo, ascolteremo brani tratti dai dischi Biologia Marina (1973), e  Music By Jean Eichelberger Ivey For Voices, Instruments And Tape (sempre 1973), due dischi realizzati da musicisti che pur provenendo dagli ambienti della cosiddetta musica colta si sono cimentati con i mezzi offerti dalla tecnologia del tempo per offrirci scorci allucinati e bellissimi di mondi sconosciuti: rispettivamente il mondo sommerso degli oceani (Biologia Marina) e la vastità degli spazi siderali (il disco di Jean Ivey).

Nell'immagine i contenuti della puntata, ascoltabile venerdì 29 marzo dalle 15 alle 16 e poi disponibile in podcast insieme a tutte le altre qui: https://www.fangoradio.com/shows/44





about

[Questo post riassuntivo segna un restyling del blog ed è stato creato al solo fine di essere richiamato ogni volta che ci sia bisogno di sapere qualcosa in più sulle mie attività. Mi scuso quindi con i pochi che già sanno queste cose.]

Mi chiamo Davide Valecchi e coltivo numerose passioni

Due tra queste sono la musica e la scrittura, ed è di queste che mi occupo qui. 

Suono qualche strumento (soprattutto chitarra, pianoforte e sintetizzatori) e ho fatto parte di numerosi gruppi e progetti musicali fin dal tempo dell'adolescenza, suonando generi diversi che vanno dall'elettronica sperimentale al metal, passando per la new wave e il gothic rock. 

Da oltre venti anni sono chitarrista e compositore dei Video Diva (https://www.videodiva.it/), gruppo che ha tra le sue principali influenze i suoni darkwave del decennio '80. 

[Video Diva]

Da circa venticinque anni, invece, con lo pseudonimo almost automatic landscapes (in passato abbreviato in aal), registro e pubblico musica elettronica con influenze ambient e sperimentali. 

[almost automatic landscapes]

Nel campo della scrittura ho pubblicato tre raccolte poetiche e sono presente in alcune antologie, sia come autore di poesia che con racconti. Nel 2010 sono stato finalista al premio Urania Mondadori, con il romanzo di fantascienza L'archivista, scritto da Paolo Frusca con la mia collaborazione. La poesia e la fantascienza sono due delle mie passioni letterarie.

Da qualche anno gestisco una trasmissione radiofonica mensile per la webradio Fango Radio, che ho chiamato Cristalli Sognanti in onore del romanzo The Dreaming Jewels (1950) di Theodore Sturgeon, caposaldo della fantascienza. La trasmissione propone un'ora di letture fantascientifiche abbinate ad ascolti musicali di musica elettronica e sperimentale provenienti dallo stesso periodo di scrittura dei testi letti. In passato la trasmissione ha ospitato anche letture di poesia e letteratura non di genere. Ogni puntata è poi riasoltabile in podcast qui: https://fangoradio.com/shows/44.


 
 

Per un breve periodo ho lavorato anche come traduttore dall'inglese per l'editore Newton Compton e per altri. L'ultima mia traduzione pubblicata è una versione del poemetto The Runaway Slave At Pilgrim Point di Elizabeth Barret Browning, uscito in un'antologia dedicata alla poetessa inglese per la casa editrice Le Lettere, nel 2021. 

Seguono link e pagine dove si possono trovare i dischi in cui ho suonato, libri che contengono mie parole e vari luoghi online dove sono presente. 


LIBRI

Magari in un'ora del pomeriggio, Fara Editore (Rimini, 2011)



Nei resti del fuoco, Arcipelago Itaca (Osimo, 2017)




La strada del nutrimento, Fara Editore (Rimini, 2021)



Oh Bella Libertà! Le poesie di Elizabeth Barrett Browning, Le Lettere (Firenze, 2021)




DISCHI

Nella pagina bancamp https://almostautomaticlandscapes.bandcamp.com/ sono presenti 16 album  del progetto almost automatic landscapes. Qui sotto si può ascoltare l'ultima uscita.

 

Qui sotto invece sono ascoltabili tre dischi della mia band Video Diva.

(s)àcrata, 2017, (SwissDarkNights)


OXI, 2022, (SwissDarkNights)


LIVE 07.02.15, 2016 (SwissDarkNights)



SOCIAL ETC.

Fonte sorgente

È uscito il volume antologico che raccoglie gli interventi e i contributi del convegno Fonte/Sorgente, tenutosi presso il monastero di Fonte Avellana lo scorso luglio 2023 a cui ho partecipato con una performance musicale (vedi post precedente). In allegato al volume il mio cd "La Nostra Sorgente", stampato esclusivamente per essere allegato al libro. Trovate tutte le informazioni qui: https://www.faraeditore.it/nefesh/Fontesorgente.html



La nostra sorgente - almost automatic landscapes

La nostra sorgente è il titolo di un brano ambient che ho pubblicato recentemente a nome almost automatic landscapes su tutte le piattaforme di streaming. È anche la prima uscita ufficiale del mio progetto di musica ambient da tre anni a questa parte, essendo l'album just light uscito nel 2020.  

Si tratta di una composizione di 15 minuti pensata per la kermesse artistico/letteraria Fonte/Sorgente che si è tenuta nei primi giorni del luglio scorso presso il Monastero di Fonte Avellana, a cura di Alessandro Ramberti, editore, poeta, linguista e da sempre promotore di bellezza nonchè caro amico. 

Ho eseguito questo brano dal vivo in occasione della kermesse e una versione in cd sarà allegata al volume che raccoglie tutti gli interventi dei convenuti, di prossima pubblicazione presso Fara Editore

Qui sotto potete ascoltarlo per intero, direttamente da YouTube, ma è disponibile in ogni servizio di streaming conosciuto (o quasi), ad esempio in amazon music, spotify, o apple music.


L’ispirazione che sta alla base del brano è la semplice considerazione che al centro del nostro essere, esattamente al cuore della nostra umanità, esiste un punto apparentemente invisibile ma che si nutre di infinito, che è infinito. La nostra sorgente, appunto. Un punto di luce e amore. Ma anche di mistero e ignoto, di pace e pienezza. Un punto che sarebbe necessario scoprire e riscoprire, coltivare. Ma della cui presenza dobbiamo essere assolutamente certi.