una poesia inedita

Il rosso dei mattoni era appena un'ombra
ai bordi della strada per la casa vecchia
quando m'indicasti l'anomalia del colore
ma bastò a risentire gli anni eliminati
l'esposizione al sole dei nastri magnetici
la musica che si intubava fino a spegnersi
e certi legami che non riesco a collocare
nonostante un fondo di gioia che permane
a cui possiamo attingere all'occorrenza.




live

[ITA] due appuntamenti live per i prossimi giorni:
Il 30 marzo suonerò con la mia band Video Diva all'Exenzia di Prato, tempio delle musiche oscure toscane e non solo. Presenteremo una selezione di brani dai nostri dischi (s)àcrata, nuvistasi e inetticho e un brano totalmente inedito che farà parte del nostro prossimo album, in fase di scrittura.
Il 7 aprile invece sarò sul palco del Dietro Le Quinte per il Solchi Sperimentali Fest, con il mio progetto almost automatic landscapes in compagnia di una nutrita schiera di artisti dediti alla sperimentazione in campo elettronico, provenienti da tutta Italia. Il mio set sarà incentrato sul mio nuovo album transparency, in uscita a metà aprile.

Nelle immagini e nei link sottostanti tutti i dettagli.

[ENG] two live appointments for the next days:
On 30 March I'm playing with my band Video Diva in Prato, at Exenzia, the temple of tuscan (and not only) dark sounds. We'll play a selection of songs from our albums (s)àcratanuvistasi and inetticho, plus a completely new song coming from our next album, which we are currently writing material for.
On 7 April I'll be on stage at Dietro Le Quinte with my project almost automatic landscapes, alongside a number of italian experimental electronic sound artists, for the Solchi Sperimentali Fest. My set is based upon my upcoming album transparency, due for release in mid-April.

All the details in images and links below.





transparency - almost automatic landscapes

[ITA] transparency è il nuovo album del mio progetto almost automatic landscapes ed è concepito come un flusso sonoro continuo e in continuo mutamento, un oggetto sonoro stratiforme generato dal suono dei sintetizzatori che tentano di evocare un altrove indefinito, uno spazio di esistenza dai contorni sfumati, dove le relazioni spazio-temporali tradizionali vorrebbero annullarsi per dare vita a nuove relazioni di senso tra memoria, tempo, sogno, immaginazione, realtà e irrealtà. 
transparency è un disco ambient: niente drum machines, nessun loop ritmico, soltanto strati su strati di suoni generati dai sintetizzatori.
transparency uscirà a metà aprile 2019 per la mia etichetta personale aalmusic e sarà disponibile in  un elegante cd-digipack (edizione limitata a 300 esemplari) e in tutti i principali formati digitali (compresi lossless).


[ENG] transparency is the new album of my project almost automatic landscapes and is intended as a continuous and constantly changing flow, a stratified sound object generated by synthesizers that try to evoke an indefinite "elsewhere" where new unpredictable meanings involving memory, time, dream, imagination, reality and unreality are created and made visible (and/or audible) by light shining through from behind. 
transparency is an ambient album. No drum machines, no rhythm loops: just layers upon layers of sounds coming from synthesizers.
transparency will be out in mid April for my personal label aalmusic, available in an elegant cd-digipack packaging (limited edition of 300 items) and in all digital formats (lossless included).












almost automatic landscapes - fase solare (video)


[ITA] fase solare è un brano che ho registrato nel 2003, apparso per la prima volta nella compilation embedded, (con il titolo embodiment), uscita su etichetta deterrent industries e contenente una selezione di artisti dediti a varie forme di elettronica sperimentale. Il brano completo ha la durata di 24 minuti circa ed è apparso nella sua forma integrale nel disco composita solvantur, parte del box a edizione limitata Urania, uscito nel 2007 per AFE Records.

Tutti i dischi di almost automatic landscapes sono qui:

[ENG] fase solare, taken from the album composita solvantur by almost automatic landscapes (aal), was released in 2007 as part of the limited box Urania by AFE Records.  This track, formerly called embodiment, appeared originally in 2003, on the embedded compilation, by Deterrent Industries, alongside many other experimental electronic musicians.

All almost automatic landscapes releases are here:




almost automatic landscapes - transparency

Un nuovo disco del mio progetto almost automatic landscapes (aal) è in fase finale di realizzazione. Dovrebbe essere disponibile in formato digitale e cd-digipack entro aprile 2019. Intitolato transparency, uscirà per la mia piccola etichetta personale https://aalmusic.bandcamp.com/ e conterrà una suite ambient della durata di un'ora circa, realizzata esclusivamente con sintetizzatori. Idealmente questo disco si riallaccia ai miei dischi ambient di qualche anno fa, come disc1, inherited and partially transmitted e soprattutto in luce, prediligendo le componenti melodiche e d'atmosfera piuttosto che quelle sperimentali. Qui sotto un breve assaggio sonoro con la copertina del nuovo disco.

english follows

A new album of my project almost automatic landscapes (aal) is in its final stage of production. It should be available as a digital download and cd-digipack in april 2019. The album is called transparency, it will be released through my little personal label https://aalmusic.bandcamp.com/ and will contain an hour-long ambient suite entirely recorded with synthesizers. This album is ideally connected to my ambient albums of some years ago: disc1inherited and partially transmitted and most of all in luce. Atmospheres and melodies prevail over experimental elements. Below you can listen to a brief excerpt from the album and take a look at the cover.

cliccate sull'immagine | click on the image

Trasformazione/Riconoscimento

Domenica 17 febbraio
ore 15:00

Trasformazione/Riconoscimento

davide valecchi | almost automatic landscapes
poetry reading | ambient live music

Viale Spartaco Lavagnini, 70 - 72
50129 Firenze

diretta streaming:

evento facebook:


Una poesia inedita

Poi lasceremo il concetto di conforto
per arrivare a dire: amore,
nel momento in cui i ricordi
saranno reperti che ci fanno ridere
come un'immagine di noi
a cui dobbiamo indulgenza
come la pietra ruvida e luminosa
che compone la nostra casa
prima di abbandonarla
perché dentro non c'è più nessuno
perché siamo altrove
anche se rimaniamo qui.


Una poesia inedita

Ieri quando abbiamo passato il lago
sentivo il tuo pensiero insieme al mio
condividere la gioia
di riconoscere i segni dei cervi
che avevano dormito nella terra
ai piedi di un castagno molto grande.
Ciò che mi insegni sulla solitudine
come valore e come condizione
naturale non ne viene scalfito
in alcun modo.





Una poesia inedita

Dentro a Il Libro di Gamma 2 c'erano
storie dai titoli bizzarri come
Il tigre per la coda e una parola,
tesseratto, mai più incontrata dopo.
Quell'anno usciva Dune: presi il film
come sigillo di un'identità
che aveva inizio e un posto dove stare.
Forse è superfluo dire che quel libro
era tuo, comprato nel periodo
in cui la fantascienza diventò
adulta e uscivano pubblicazioni
con copertine sobrie, quasi austere,
mentre il calore dei viaggi spaziali
lasciava il posto al freddo della mente.



Una poesia inedita

Se fossimo fantasmi - mi dicevi
dentro un pomeriggio di nitidezza
autunnale - se fossimo fantasmi
il tempo non avrebbe senso e invece
le tue mani sono piene di terra
perchè hai giocato fuori tutto il giorno
e in controluce la terra rivela
i minerali che l'hanno formata
mentre il grado di finezza appartiene
alla sabbia gettata nel cortile
della scuola accanto ai pini marittimi.


Una poesia inedita

Se insisto che non c'è rimasto niente
in mezzo agli alberi, mi dici osserva
meglio la forma degli spazi e trova
i sentieri che abbiamo già percorso
anche se adesso non vedi che foglie,
perché ai nostri occhi questo luogo
portava i segni di una costruzione
umana e certe geometrie che a volte
sembravano parlare di una nostra
vita possibile, di altri confini
che sarà necessario ricordare
per liberarci di tutti i nomi
che eravamo.



Una poesia inedita

Il 1980
fu un anno decisamente buono
per la luce televisiva
eletta a conforto dei mesi freddi
e quasi uguale ai riflessi
sulle pareti bianche in estate
prima della sveglia
quando le astronavi
erano già oltre le colline
appena in tempo per non essere viste
dopo aver aperto le finestre.