Dopo il taglio del bosco
- dovevano saperlo anche i padroni -
il buono non sarebbe ricresciuto.
Le voci che caddero insieme ai tronchi
- non viste -
sono rimaste nel folto
ricoprendosi di foglie, affondando,
in attesa di un passo che smuova la terra
per riportarle alla luce
insieme ai nomi di chi lavorava
dove adesso resta il selvatico.
Genesi: una riscrittura in versi
La poetessa fiorentina Elisa Biagini da anni tiene laboratori di scrittura poetica attraverso i quali si sono formate alcune delle voci più significative della poesia fiorentina e non. All'interno di uno dei suoi laboratori, tenuto tra il 2011 e il 2012 e incentrato sulla rilettura in chiave poetica del Libro della Genesi, i poeti Andrea Gigli, Annarita Zacchi, Caterina Pardi, Paola Ballerini e Katia Ferri hanno prodotto un corpus di testi di notevole valore dove convivono il rigore della ricerca formale, la ricchezza tematica e la sperimentazione.
Questi testi, letti dalle voci dei loro autori e introdotti dalla lettura dei passi biblici a cui si sono ispirati sono confluiti in un reading/perfomance che si avvale della mia sonorizzazione dal vivo.
L'occasione per assistervi si presenta domenica 25 novembre, a San Miniato (Pisa)
Genesi: una riscrittura in versi
con i poeti:
Andrea Gigli,
Annarita Zacchi,
Caterina Pardi,
Paola Ballerini,
Katia Ferri.
Presenta e introduce i passi biblici: Elisa Biagini.
Sonorizzazione dal vivo: Davide Valecchi (aal)
Lo spettacolo è inserito nel cartellone della terza edizione di Tartufonie:
Domenica 25 novembre 2012
ore 16
Ex Oratorio della Crocetta
via Giosuè Carducci n° 19
San Miniato (Pisa)
Questi testi, letti dalle voci dei loro autori e introdotti dalla lettura dei passi biblici a cui si sono ispirati sono confluiti in un reading/perfomance che si avvale della mia sonorizzazione dal vivo.
L'occasione per assistervi si presenta domenica 25 novembre, a San Miniato (Pisa)
Genesi: una riscrittura in versi
con i poeti:
Andrea Gigli,
Annarita Zacchi,
Caterina Pardi,
Paola Ballerini,
Katia Ferri.
Presenta e introduce i passi biblici: Elisa Biagini.
Sonorizzazione dal vivo: Davide Valecchi (aal)
Lo spettacolo è inserito nel cartellone della terza edizione di Tartufonie:
Domenica 25 novembre 2012
ore 16
Ex Oratorio della Crocetta
via Giosuè Carducci n° 19
San Miniato (Pisa)
Premio Microeditoria di qualità 2012
Chiari, 9 novembre 2012
Concorso Microeditoria di Qualità 2012
notizie sul premio www.microeditoria.it/concorso-microeditoria-di-qualita
sul decennale della Rassegna della MicroEditoria
sul decennale della Rassegna della MicroEditoria
Il frutto del bosco
Sarà presentato domenica 18 novembre, al Teatro degli Animosi di Marradi (ore 11), il documentario realizzato da Iacopo Landi e Lisa Baroncelli per Tele Iride e per il Consorzio del Marrone I.G.P. "IL FRUTTO DEL BOSCO: cronaca e storia del Marrone IGP Mugello", di cui ho curato la parte musicale.
La colonna sonora del documentario è composta da musiche inedite realizzate appositamente e da alcuni brani provenienti dalla discografia del progetto aal.
Maggiori informazioni qui: http://www.okmugello.it/marradi/presentato-il-documentario-sul-marrone-del-mugello/
Tom Disch: un inedito*
Westward
As deep into the cave of sleep as he
could crawl he crawled, among the things
that hadn't skin nor legs, eyes but no lids;
but even at that depth he felt exposed.
His neighbors might pursue him there and roll
him on his back to slice his stomach open.
That's how he'd come to think of heroin
as a cove his little boat could moor in.
The islanders would bring him bags of take-out
and dance to the strumming of their ukeleles
and finally the tides would bear him off
to the great swells of the ocean Hamlet
extolls, a body unruled
by lines of latitude; which has no name;
which cannot be remembered.
Tom Disch (1940-2008)
Un mio tentativo umile e discutibile di traduzione:
Verso ovest
Ha strisciato fino nel profondo
della caverna del sonno, tra cose
che non avevano pelle ne' gambe, occhi ma non palpebre;
ma anche a quella profondità si è sentito esposto.
I suoi vicini potrebbero seguirlo e rovesciarlo
sulla schiena per aprirgli lo stomaco.
Per questo ha iniziato a pensare all'eroina
come a un approdo dove la sua piccola barca potesse gettare l'ancora.
Gli isolani gli porterebbero sacchetti di cibo
e ballerebbero al ritmo dei loro ukulele
e alla fine le maree lo trasporterebbero
fino ai grandi moti ondosi dell'oceano che celebra
Amleto, un corpo non governato
da linee di latitudine; senza nome;
che non può essere ricordato.
*la poesia non è mai apparsa a stampa. Si trova, come centinaia di altre poesie di Disch, qui:
http://tomsdisch.livejournal.com/179329.html
su Thomas Michael Disch:
http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Disch
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Un continuum di apparizioni, speranze, emozioni ci appaiono nella ricerca vana del luogo dell’anima, l’aldilà intercettato a fatica.
I segreto pulsare delle cose, il respiro che alita sul possesso della realtà vissuta e persa, non provocano passioni struggenti, ma un ascolto sensibile di ciò che, “magari in un’ora del pomeriggio “, potrebbe tornare a parlaci.
Allora, il Poeta diventa spettatore di se stesso, lasciando che ignoti sentieri guidino lo spossato e impossibile rivivere.