Esce in questi giorni per i tipi de
Le Voci della Luna (Sasso Marconi) il volume
Di là dal bosco, che raccoglie 20 riscritture/riletture da parte di scrittori e poeti contemporanei di altrettante fiabe che fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo. Il libro è la testimonianza di un progetto pensato e curato da
Francesca Matteoni, che ce ne parla in questo breve estratto dalla sua prefazione:
[...] da sempre innamorata dell’universo fiabico ho deciso, nell’anno che celebra il bicentenario di quel primo volume di ottantasei fiabe a firma dei Fratelli Grimm, di coinvolgere scrittori e blogger in un esperimento online, aprendo, circa un anno fa, il blog Fiabe e chiedendo ad ognuno di ripercorrere tramite l’esperienza personale una fiaba, classica o proveniente dalla tradizione locale.
Questa è la lista delle fiabe e degli autori:
I musicanti di Brema di Azzurra D'Agostino,
Scarpette rosse di Marilena Renda,
Hansel e Gretel di Francesca Matteoni,
Cenerentola di Marco Simonelli,
Cappuccetto Rosso di Renata Morresi,
La capra ferrata di Vanni Santoni,
Pelle d'Asino di Francesca Bertazzoni,
Biancaneve di Cristina Babino,
Rosaspina di Franca Mancinelli,
Raperonzolo di Patrizia Dughero,
La Bella e la Bestia di Mariasole Ariot,
Il mago di Oz di Paolo Triulzi,
Il guardiano di porci di Viviana Scarinci,
Il pifferaio magico di Gianni Montieri,
La chiave d'oro di Tiziana Cera Rosco,
Il soldatino di stagno di Mariagiorgia Ulbar,
Sassolungo di Chiara Catapano,
Il gatto con gli stivali di Vincenzo Bagnoli,
La gatta Cenerentola di Giovanni De Feo,
Il pifferaio magico di Lidia Riviello.
Il libro comprende anche i testi di poeti che hanno partecipato ad laboratorio dedicato alla fiaba Hansel e Gretel, coordinato da
Elisa Biagini, nel maggio 2012:
Davide Valecchi, Jacopo Ninni, Marco Simonelli, Caterina Pardi, Andrea Gigli, Brenda Porster, Katia Ferri, Paola Ballerini, Annarita Zacchi e Liliana Grueff
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Fonte: http://fiabesca.blogspot.it/2012/12/di-la-dal-bosco-il-libro-delle-fiabe.html
Un continuum di apparizioni, speranze, emozioni ci appaiono nella ricerca vana del luogo dell’anima, l’aldilà intercettato a fatica.
I segreto pulsare delle cose, il respiro che alita sul possesso della realtà vissuta e persa, non provocano passioni struggenti, ma un ascolto sensibile di ciò che, “magari in un’ora del pomeriggio “, potrebbe tornare a parlaci.
Allora, il Poeta diventa spettatore di se stesso, lasciando che ignoti sentieri guidino lo spossato e impossibile rivivere.