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Il posto dove moriremo è
l’appartamento al primo piano di una palazzina costruita dopo la guerra, in
angolo tra la statale e una strada senza sfondo che arriva fino al fiume,
fiancheggiata da mura prive di finestre. Sull'asfalto docile il muschio è
colorato e nelle crepe si vedono affiorare i filamenti dei fulminanti esplosi.
Di sopra in una stanza molto fonda e sempre in penombra il pavimento di
travertino lucido è ricoperto da una collezione di modellini d’auto in scala
1/24. Gianni mi offre la macchina della polizia. Ti guardo per cercare
l’approvazione dei tuoi occhi. Il regalo è troppo importante per accettarlo,
meglio rimettere tutto a posto. La portafinestra conduce su una
terrazza ma l’avvolgibile non è più stato mosso da anni, fermato nel punto
esatto in cui tutti i fori risultano aperti per lasciare entrare la luce. Il
pomeriggio della domenica non finisce mai. In sala da pranzo parlano di scuola
e di materie da recuperare. L’anno è il 1983.