Video Diva + Malanima in concerto - 7 febbraio 2015

C.P.A.fisud
presenta:

Sabato 07 Febbraio 2015

VIDEO DIVA + MALANIMA 
in concerto!




Programma della serata:

Cena ore 21.00

Apertura sala concerti 22.30

Inizio concerti ore 23:00
suoneranno in ordine cronologico:
MALANIMA e poi VIDEO DIVA

A seguire dj-set punk, post-punk, new wave, gothic

Dj Massiwalz ( La Nuit De Sade / Meccanismi Sonori)

Dj Eric (Goth.it)
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VIDEODIVA:

http://www.videodiva.it/

http://www.facebook.com/vdeodva/info?tab=page_info

Fondato a Dicomano (Firenze) nel 1999, il gruppo vede la luce nello storico locale "Samantha", club che negli anni '80 ha ospitato i nomi più importanti dell'underground fiorentino e italiano. Dopo un periodo di declino, alla fine degli anni'90, il Samantha rinasce, grazie ad un gruppo di ragazzi appassionati di musica, come sala prove e luogo di concerti. Ispirandosi a sonorità del decennio '80 (Diaframma, primi Litfiba, Neon, Joy Division, Bauhaus, Sisters of Mercy) ma cercando fin da subito di trovare una propria strada che guardi alla tradizione rivolgendosi in avanti i Video Diva muovono i primi passi nell'underground fiorentino. Nel 1999 vede la luce il primo cd autoprodotto, intitolato "Diva", e contenente 8 brani registrati e mixati al Samantha. La vita del gruppo prosegue negli anni successivi con alcuni cambi di formazione e concerti sempre in contesti underground (Sicurcaiv, CSA Indiano, CPA di Firenze, Sottosuono) e supporti a band più affermate come The Gang. Nel 2002 esce il secondo cd autoprodotto, "Video". Dopo il 2003 il gruppo si impegnerà nella composizione di nuovo materiale e nella maggior definizione del proprio suono, avvalendosi anche della collaborazione del produttore Pietro Stefanini (Pio). Il frutto di questo lavoro è l'inclusione del gruppo con 3 brani ("Inconsciamente Vago", "Algor", "Video Diva") nella monumentale quintupla compilation "United Forces of Phoenix vol. 3" uscita per la Nomadism Records di Bari nel 2007 e comprendente il meglio della scena dark/new wave italiana underground. I brani dei Video Diva ricevono accoglienza positiva anche in sede di recensioni su riviste e portali specializzati. Proseguendo il lavoro sul proprio suono il gruppo esce nel 2009 con il minicd "Inetticho" contenente 5 brani, distribuito ai concerti e online. Nel tour di supporto al disco i Video Diva hanno l'onore di aprire per i Diaframma nella data del 6 Agosto 2009 all'Indian Club di San Giuliano Terme (Pisa), in un concerto che riveste per il gruppo una forte valenza simbolica. Tornati al lavoro per nuovi brani e nuove evoluzioni sonore i Video Diva entrano in studio di incisione a dicembre 2011 e nel marzo del 2012 esce il loro nuovo album, "Nuvistasi", cd con 6 brani, presentato ufficialmente il 16 marzo 2012 al CPA FISUD di Firenze.
Stavolta invece verranno proposti anche brani inediti del nuovo disco previsto in uscita nell' estate 2015.


MALANIMA:

http://www.malanima.it/

http://www.facebook.com/malanimaproject/timeline

Malanima
Il progetto musicale Malanima, nasce nel 2012 a Livorno dall’idea di Daniele Caboni (ex ‘Crisantemo del Carrione’), Stella Sorgente (orchestrale diplomata e insegnante di contrabbasso) e Fabio Sickozell.
L’EP autoprodotto di esordio del settembre dello stesso anno esce scaricabile gratuitamente on-line e in tiratura limitata di 50 copie. E’ composto da 4 brani realizzati in studio con Daniele alla voce, chitarra elettrica, baǧlama (un tipo di iuto turco) e tastiere, il contrabbasso di Stella e la parte percussiva/synths generata dalla computer-music di Sickozell.
La risposta positiva della critica di settore spinge il gruppo a proseguire il lavoro e portare alla luce nel giugno 2014 l’album “Mondi Dissociati”, anticipato da 2 singoli e un videoclip. Peculiarità di ‘Malanima’ è l’autoproduzione e la gratuità delle opere disponibili su internet con licenza Commons-Creative, a cui si aggiunge la proposta del tradizionale CD audio in tiratura limitata di 300 pezzi per il loro primo full-lenght.
Il disco è caratterizzato dalla commistione di generi musicali che spaziano dalla new-wave al gothic rock al neo-folk, influenzato da forti elementi di musica elettronica e industriale, il tutto amalgamato dalla viva voce di Daniele che canta in francese, inglese, tedesco e italiano.
Dalla seconda metà del 2014, confermato l’interesse del pubblico, al lavoro in studio si affianca la proposta live, per cui il contrabbasso di Stella, che per motivi istituzionali non può seguire gli impegni del gruppo, viene sostituito dalla chitarra di Francesco Sorgente (‘The Love Thieves’), per dare corpo e pienezza al suono durante le esibizioni dal vivo.

Tutti i libri con mie poesie

Sul portale anobii (social dedicato ai libri e alla lettura che vi invito a visitare) sono inserite le informazioni riguardanti tutti i volumi editi che contengono mie poesie.

La lista è visibile a questo indirizzo: http://www.anobii.com/contributors/Davide_Valecchi/1797436.

Se qualcuno invece avesse voglia di dare un'occhiata alla mia libreria, eccola qui: http://www.anobii.com/mtdavevan/books.

Ho scritto anche un centinaio di recensioni, dalla fantascienza alla poesia, consultabili qui: http://www.anobii.com/anobiireload/mtdavevan/comments?public=0.



diagonal chains

Alla fine degli anni Novanta ho dato vita ad un progetto di musica elettronica chiamato diagonal chains, influenzato da industrial ed EBM e da gruppi come Ministry, Nine Inch Nails, Pankow, Clock Dva e Front242. Un primo disco autoprodotto e distribuito nei circuiti dell'ormai defunto portal vitaminic.it conteneva 10 brani (con voce) vicini all'industrial metal. In seguito il sound di diagonal chains si modificò sensibilmente: la voce fu accantonata, il suono si ammorbidì e comparvero influenze riconoscibili in nomi come Boards Of Canada, Autechre e Aphex Twin. Con queste linee guida tra il 1999 e il 2000 ho registrato i dischi Minimum Identity e The Secret Sharer, sempre distribuiti attraverso vitaminic. Subito prima di cambiare il nome del progetto in aal, realizzai (nel 2001) un ulteriore disco (Across A Sea Of Suns, ancora distribuito da vitaminic) di segno ancora diverso, collocabile all'interno del filone drum'n'bass influenzato da photek e goldie. Per sottolineare la natura differente della musica contenuta in questo disco scelsi il nome SolenoiD ma la scelta fu abbastanza infelice in quanto non sapevo che esisteva già un omonimo progetto americano attivo da parecchio più tempo. Infatti, puntualmente, arrivò dagli USA una richiesta di cambiare il nome, cosa che feci italianizzandolo in SolenoidE. In seguito ho accantonato anche questo nome ritenendo a tutti gli effetti il disco Across A Sea Of Suns un prodotto nato per diagonal chains. Potete anche leggerne una recensione dell'epoca su rockit.it qui.
The Secret Sharer e Across A Sea Of Suns sono adesso disponibili in download gratuito nella loro interezza, attraverso la mia pagina http://aalmusic.bandcamp.com/  o direttamente qui sotto.
I titoli sono un omaggio (per l'inesauribile fonte di ispirazione) a omonimi romanzi di fantascienza: The secret sharer di Robert Silverberg e Across a sea of suns di Gregory Benford.



VIDEO DIVA in concerto

MAX PUB 
Firenze

presenta:

VIDEO DIVA in concerto

[storica band dark-wave dell'underground fiorentino, i Video Diva tornano dal vivo presentando i brani della loro discografia e un assaggio del nuovo disco in preparazione]
-
a seguire

djset punk, post-punk, new wave, gothic, 80's
a cura di aal & Video Diva





Video Diva
https://www.facebook.com/vdeodva
http://videodiva.it/
http://www.reverbnation.com/videodiva

aal
http://aalmusic.bandcamp.com/
http://www.reverbnation.com/aal28

ore 22:23
MAX PUB
Via degli Orti Oricellari 6 R
Firenze

Ingresso gratuito


Siamo tutti un po' matti

E' appena uscito per Fara Editore, nella collana Nefesh, il volume Siamo tutti un po' matti, antologia del Premio Insanamente 2014, che comprende racconti e poesie degli autori premiati e dei finalisti, per la cura di Alessandro Ramberti.

Nella sezione poesia è incluso il mio poemetto I nomi coinvolti, una rielaborazione del progetto "Un endecasillabo al giorno".

Tutte le informazioni sul libro, sugli autori coinvolti e su come ordinarlo le trovate qui.

Riporto i pimi 14 versi del poemetto.


 I nomi coinvolti
(dicembre 2013 - maggio 2014)

Si apre una raccolta di elementi:
la sedimentazione non è certa.

Attraversando una soglia di fibre
resta sul fondo un tono innaturale.

Una stagione di polvere e luce
in piedi per un soffio, per un sibilo:
il bianco aumenta la ripetizione,
un punto dentro al mare di riverbero.

Tutto è stato diviso con un taglio:
un lavoro di impronte sulla pietra
riflesso da una scheggia di calcite.

Il giorno cade, il nome si spegne,
l'aria contiene un luogo di radici
senza generazione, come un vuoto.


H2R: live videos

Quelli che seguono sono una serie di video curati e montati da Luigi Maria Mennella tratti dalla nostra performance come H2R del 3 Agosto 2014 presso il Parco dell'Anconella di Firenze. Amorevolmente curata dallo staff  Dio)))Drone la serata comprendeva, oltre al nostro concerto, anche il live set del grande Bad Girl (aka Leonardo Granchi ex-Downward Design Research) con un prezioso contributo alla chitarra di Nàresh Ran.
I 6 brani eseguiti da H2R (in forme leggeremente diverse) andranno tutti a far parte del primo album del progetto, in avanzata fase di lavorazione. Non mancheranno aggiornamenti!

H2R - The secret Sharer - live

H2R - Particles - live

H2R - All you left behind - live

H2R - Names - live

H2R - To get lost - live

H2R - Stones- live

THE CHURCH "Gold Afternoon Fix" (1990, Arista): una recensione emotiva

Steve Kilbey, notoriamente, non ha mai amato questo disco dei suoi The Church. Alcune delle ragioni sono comprensibili: uscito subito dopo il loro disco di maggior successo (quello Starfish che contiene la loro canzone ad oggi più famosa, Under The Milky Way), le vendite di Gold Afternoon Fix furono molto inferiori alle aspettative, dando inizio di fatto a un periodo di declino della band (non artistico, per fortuna) culminato nella fine del contratto major con la Arista, nel 1994 (all'epoca di Sometime Anywhere), che faceva presagire una possibile fine della band stessa. Così non fu, grazie al cielo. Inoltre anche l'unità del gruppo, un quartetto immutato da quasi dieci anni, si incrinò con l'abbandono dello storico batterista Richard Ploog (il gruppo per finire l'album si affidò ad una drum machine), per ragioni personali (stress, disillusione). I grossi problemi di dipendenza di Kilbey (eroina) poi, si sono manifestati proprio in questo periodo, altra ragione non di poco peso, immagino, nelle considerazioni di Kilbey al riguardo del disco. Per non parlare del titolo: tra i molti significati della parola "fix" infatti non sorprende trovare anche "iniezione di eroina o altro narcotico". Ma come in tutto ciò che Steve Kilbey ha scritto niente è mai ciò che sembra, tutto ha sempre molti significati, molte le interpretazioni possibili: ogni testo di questo straordinario songwriter è un capolavoro di ambiguità,  intelligenza e lirismo.
Eppure non sono pochi i fan che portano Gold Afternoon Fix nel cuore come uno dei dischi più belli dei Church. Per molti addirittura è il loro disco più bello. E tra questi ci sono anche io, anche se credo che di dischi bellissimi ne abbiano fatti parecchi. 
Gold Afternoon Fix è il disco che mi ha fatto conoscere i Church e anche per questo motivo gli sono molto affezionato. I pochi che conoscono la mia poesia poi sanno quanto io sia legato ad un immaginario dove la parola "pomeriggio" viene ripetuta spesso, assumendo di fatto la funzione di sigillo e cifra stilistica. Il mio libro del 2011 si intitola non per caso Magari in un'ora del pomeriggio
Questo disco è senza ombra di dubbio una delle fonti della mia poetica. La potenza evocativa del tardo pomeriggio mi affascina da quando ero un bambino: il giorno muore offrendoci una luce calda e struggente che richiama la nostra finitudine inesorabilmente. Tutto questo, intuito ad un livello profondo e non completamente conscio, ha immediatamente trovato una consacrazione, un avallo, con questo disco dei Church. Il pomeriggio dei Church aveva la stessa luce, lo stesso significato e la stessa portata emotiva. Di colpo le colline di galestro dove io e il mio amico di infanzia Kristian salivamo d'estate armati di boombox caricato con la musicassetta di Gold Afternoon Fix erano il deserto australiano. 
Le storie che Steve Kilbey ci racconta, in una cornice di sognante perfezione chitarristica, parlano di perdenti e viaggi astrali, di epifanie e città trasfigurate, di sogni atavici e nomi dimenticati, di solitudini e ombre che ridono di noi, di terre incognite e di eterno femminino in un caleidoscopio di colori caldi solo apparentemente confortevoli. Ogni brano è un mondo a parte, chiuso nella sua perfezione. Immense Pharoah, Metropolis, Essence, Transient, Disappointment e la conclusiva, epica, definitiva Grind. E forse, alla fine, Steve Kilbey, fuori dalla dipendenza, è finalmente riuscito a superare il disamore verso il disco se un recente DVD dei Church che testimonia il tour proprio di Gold Afternoon Fix è stato intitolato Long Distance Century Buzzes and Fades, un verso che viene proprio da Grind.
Gold Afternoon Fix è un disco totalmente pomeridiano, che offre la gloria della luce prima del declino, la grazia degli attimi prima della fine: l'ineluttabile viene accettato completamente, la sconfitta è certa ma, prima, viene una bellezza impareggiabile.