nuovi video

[ITA] Sul mio canale YouTube ho pubblicato due nuovi video dei miei progetti musicali principali, Video Diva e almost automatic landscapes
Sei da solo dei Video Diva è un brano presente nel nostro disco s(à)crata ed è una cover di un brano dei Lachrima Christi, storica band dicomanese dove suonava il basso Antonio Torino, attuale bassista e fondatore dei Video Diva. I Lachrima Christi sono stati un gruppo che avrebbe meritato di più ma di cui senza ombra di dubbio i Video Diva hanno raccolto l'eredità. Sei da solo è un brano che personalmente amo molto e che ho visto suonato dal vivo dai Lachrima Christi quando ero un adolescente e non suonavo ancora la chitarra. Fu un concerto molto bello perché la loro musica non aveva niente in comune con le band locali del tempo, che erano quasi tutte cover band o brutte copie dei Litfiba e di cui nessuno giustamente si ricorda. I Lachrima Christi invece avevano un suono personale, maturo, internazionale, anglosassone ma anche mediterraneo, suonavano una new wave calda, emozionale e tutto quello che desideravo, dopo averli visti dal vivo, era suonare quella musica. Sono passati anni, ma alla fine ci sono riuscito.
The Secret Sharer di almost automatic landscapes è un brano nato quasi venti anni fa che ha subito vari mutamenti e che ho suonato dal vivo alcune volte. In una forma diversa faceva parte del live set di Downward Design Research, band elettronica di cui ho fatto parte fino al 2013. Ho scritto anche un testo per questo brano e nel 2018 è entrato a far parte del repertorio di H2R, il progetto che condivido con Luigi Maria Mennella, in una forma ancora diversa, impreziosita dalla voce di Luigi e dai suoi interventi musicali, tanto da diventare la titletrack del nostro disco di debutto, sempre del 2018. La versione che si trova nel video, inedita, è quella che ho proposto dal vivo fino a qualche anno fa. Il brano prende il titolo ed è ispirato a un romanzo breve di Robert Silverberg, a sua volta riscrittura in chiave fantascientifica del classico omonimo di Joseph Conrad.

[ENG] On my YouTube channel I've posted two new videos of my two main musical projects, Video Diva e almost automatic landscapes
Sei da solo by Video Diva is taken from our album s(à)crata and it's a cover of a song by Lachrima Christi, the band of our bassist Antonio Torino, before founding Video DivaLachrima Christi didn't get the exposure the truly deserved but Video Diva are undoubtedly their heirs. I've always loved Sei da solo, since that first time I've seen the band playing it live as a teenager, even before starting to play guitar. It was a wonderful concert as their music had nothing in common with local bands of that time, who were mostly cover bands or bad imitations of Italian rock idols Litfiba that no one justily remembers. Lachrima Christi had a peculiar and relevant sound, a mix of English coldness and Mediterranean warmth and they played in a very personal and emotional new wave style. All I had wanted, after that concert, was to play music like that, and, after some years I must admit I succeeded.
The Secret Sharer by almost automatic landscapes is a track composed almost twenty years ago that has been transformed several times. I used to play it live in my solo shows. In a different form it was part of Downward Design Research (the electronic band I was part of until 2013) live set. I even wrote some lyrics for this track as it became the title-track of H2R debut album, in 2018. H2R are an electronic duo consisting of me and Luigi Maria Mennella, and the version of The Secret Sharer on that album features vocals and musical interventions by Luigi. The version you hear on the video is unreleased and it's the same as the one I played live some years ago.This song is deeply inspired by the short novel of the same name by Robert Silverberg, which is, in turn, a rendition in science fiction style of the Joseph Conrad classic.





Una poesia inedita

Quando ho imparato a non guardare al lamento della ruggine
ma alla sua bellezza, eravamo insieme sulla strada di casa,
vicino all'ortica più alta, segno della presenza del ferro.
Il sole e la pioggia hanno lavorato bene, mi hai detto,
la vita è rinnovata, il fascino dell'abbandono e del silenzio
nascono dentro, cercali con indulgenza e amali affinché la luce
li collochi nel loro luogo, insieme a tutto il resto, nel presente.


Una poesia inedita

Non hai bisogno di queste reliquie,
mi dici, quando ti mostro il dischetto
scolorito con il numero dieci
che ho ritrovato nell’erba.

L’uomo che aspettava sulla strada
a me sembrava Yves Montand,
ma non ci siamo fermati,
non abbiamo provato a dirgli niente,
neanche un cenno, un gesto,
non una parola.

Sei ancora fuori fuoco, non ci sei,
guardi indietro. Il passato è una droga
che ti riempie soprattutto gli occhi
e non ti accorgi che non eravamo qui
perché siamo qui adesso.



the golden path of reminiscence: video

Sul mio canale youtube è presente un nuovo video del mio progetto almost automatic landscapes. Il brano è intitolato the golden path of reminiscence ed è la seconda traccia del mio disco del 2003 in luce, rimasterizzato nel 2018 e disponibile sia in download che in cd sulla mia pagina bandcamp.

I've just uploaded a new video of my almost automatic landscapes project on my youtube channel. The track is called the golden path of reminiscence and it's the second track from my 2003 album in luce, remastered in 2018 and available as high quality download and cd on my bandcamp page.


Una poesia inedita

La nostra primavera inizia sempre
quando le viole nascono nel cavo
dell'olivo, sul sentiero che porta
al confine del campo e dentro il bosco.

Aspetteremo la prima domenica
di sole per andarci e rivedere
i nostri volti immobili, riflessi
su ogni minuzia vegetale dove
di anno in anno è caduto il nostro sguardo.

Aspetteremo la prima domenica
di sole e poi potremo controllare
che nonostante tutti i mesi freddi
l'amore è semplice come si dice
perché alla fine quelli che non c'erano
eravamo semplicemente noi.



una poesia inedita

E se il bosco non finisse mi hai detto
se l'ombra di questa cattedrale
proseguisse senza interruzioni
potremmo risalire il monte e superarlo
poi scendere dall'altra parte
e costruire un rifugio
per aspettare che passi il freddo
raccontandoci storie.
Potrei chiederti se conosci
il posto che ho visto in un libro,
un pianeta dove la luce del giorno
è uguale al neon della nostra vecchia cucina,
dove gli edifici sembrano disegnati a carboncino
e le astronavi arrivano una volta a settimana
perché è lontano dalle rotte consuete
e non c'è poi molto da fare
oltre a guardare il cielo.