Una poesia inedita

È stato durante un'estate meccanica,
quando un'impressione del sole
per qualche giorno inganna il freddo,
che siamo diventati trasparenti.

Con l'acqua e il tempo la nostra casa è morta:
non ci vedono più neanche gli animali
venuti a ripararsi fra le pietre.

Ti chiedo in che anno siamo.
Mi rispondi dopo un piccolo pensiero:
"Molto dopo".


aalmusic

Per completare gli aggiornamenti circa le mie attività musicali in ambito elettronico annuncio che all'inizio del 2018 lancerò la mia piccola etichetta aalmusic (https://aalmusic.bandcamp.com/). Dedicata alle ristampe e alle nuove uscite del mio progetto di musica elettronica almost automatic landscapes (meglio conosciuto come aal).

Le prime 3 uscite a gennaio:

- a season (nuovo album)

- in luce (disco del 2003 uscito in origine per s'agita recordings, label fondata dei miei grandi amici Paolo Ippoliti e Laura Lovreglio, aka Logoplasm)

- oggi ho indossato la tua mancanza (disco del 2005 uscito in origine per la netlabel ctrl+alt+canc del grande Adriano Zanni aka punck)

Questi 3 dischi sono già disponibili per il download ai link indicati. Gratis fino a Natale.

Grazie per l'attenzione!




aal: a season

a season è il nuovo album del mio progetto di musica elettronica aal (almost automatic landscapes). In download gratuito (solo per un periodo di tempo limitato) in tutti i principali formati, lossless incluso. Contenente una selezione di materiale registrato negli ultimi dieci anni, a season è il primo disco completo a nome aal dal 2007 e, nelle mie intenzioni, dovrebbe marcare la fine di un percorso musicale che prosegue dal 2001. Il progetto non muore, ma cambia. Chi avrà pazienza e voglia potrà ascoltare qualcosa di nuovo a partire dal 2018. In quanto a a season, ascoltatelo e se vi piace, scaricatelo. Grazie.



RECENSIONE: Marco Papa "Le Nozze" (Theoria, 1990)

Da alcuni anni ho un account su anobii, che utilizzo principalmente per catalogare i miei libri. Ogni tanto mi diverto anche a scrivere recensioni. Si tratta quasi sempre di recensioni di libri non propriamente notissimi, a volte addirittura sconosciuti. A oggi ne ho accumulate oltre 150 e ho pensato che potrebbe essere una buona idea riproporre le migliori qui e in altri social che frequento. Si tratta di recensioni non canoniche e senza pretesa di critica letteraria, ma condotte quasi sempre sull'onda emotiva che la lettura ha suscitato in me. La prima recensione è dedicata a un libro quasi dimenticato di uno scrittore quasi altrettanto dimenticato, Marco Papa.

Marco Papa Le Nozze (Roma, Theoria, 1990)


RECENSIONE: 
Questo è un grande libro e Marco Papa (1955) è un grande scrittore. Fa male sapere che oggi è praticamente uno sconosciuto e che, a giudicare dalla sua bibliografia, ha anche smesso di scrivere, o perlomeno ha smesso di pubblicare. Il che equivale a una tragedia per la letteratura italiana. Molti anni fa fui molto colpito dal suo romanzo di esordio Le birre sonnambule (1986), una potentissima dichiarazione​ di stile che mi fece capire da subito di trovarmi di fronte ad una scrittura di rara forza e personalità: un connubio di sogno, follia, lucidissime, abbacinanti visioni e insieme un feroce atto di guerra contro il realismo letterario. Oggi leggo il secondo romanzo di Papa, (uscito nel 1990) e più di venti anni dopo il mio primo incontro con lo scrittore ritrovo quelle stesse modalità rafforzate, schiarite, completamente a fuoco: ciò che si intravedeva in potenza in Le birre sonnambule in questo Le nozze è completamente dispiegato, maturo. Le nozze è un romanzo declinato in cinque racconti ipnotici, circolari, ossessivi, disturbanti, onirici, folli, teneri e commoventi che mettono in scena una galleria di personaggi in disperata ricerca di una identità, di uno scopo, di un appiglio per aggrapparsi ad una realtà che è sogno, incubo o solo fantasia di una mente rimasta confinata ad un'infanzia interminabile. E in mezzo a questa incessante ricerca, a questo costante naufragio dove niente è come sembra la scrittura di Marco Papa fiorisce e cresce come una sinfonia dolcissima e stridente allo stesso tempo. È evidente l'influenza del Beckett della Trilogia e soprattutto del magistrale Film, citato scopertamente in una scena dove il protagonista vede se stesso come un grande occhio. Ma Papa è lontano dalla gelida e chirurgica scrittura dell'irlandese: l'influenza è una questione di temi e d'impianto generale, non di sostanza. La sostanza della scrittura di Papa è sommamente emotiva, si nutre di simboli, archetipi familiari e quindi di materiali di pertinenza psicoanalitica (non ho verificato in maniera approfondita ma d'istinto direi che il riferimento è Lacan) per stravolgerli e farci dubitare perfino di noi stessi. Da riscoprire, assolutamente. Marco Papa dove sei?

La recensione è leggibile anche su anobii a questo link 

Un esempio della prosa di Marco Papa da Le Nozze è leggibile qui:

PER APPROFONDIRE:

BIBLIOGRAFIA di Marco Papa


Video Diva live in radio e intervista

Venerdì 24 novembre la mia band Video Diva sarà ospite di Elisabetta Laurini per una puntata speciale di Dark Entries, trasmissione di TRS RADIO 102.3 di Roma, dedicata ai suoni oscuri con spiccata propensione a tutto è quanto è gothic, darkwave, postpunk ma non solo. A partire dalle 16 suoneremo dal vivo 7 brani (anche in live streaming web) e parleremo con Elisabetta del nostro nuovo album (s)àcrata appena uscito per SwissDarkNights e che potete ascoltare in streaming proprio qui sotto, dei Video Diva e delle nostre passioni musicali. Insomma, un'occasione davvero da non perdere. Sintonizzatevi!


Una poesia inedita

Il tuo più grande insegnamento
è questo noi depositato nel guardare
attentamente dove nasce l’erba,
nella zona tra terra e verde che ospita
micro città costruite di steli,
gusci vuoti di chiocciole, pietruzze,
fanghiglia. Nella nostra vita niente
differisce, il passato è nelle ossa,
da qui in avanti vedremo soltanto
ciò che la luce ci concederà,
fedeli ai movimenti del pianeta.


Una poesia inedita

Il primo giorno dopo l’abbandono
un silenzio plausibile mi guarda
dai vetri chiusi e mi immagino cerchi
spegnersi nelle stanze vuote dove
ancora niente dice che nessuno
abiterà più qui. Vorrei capire
il punto esatto dove nasce il cambio
di stato, dove il passato si inaugura
per sedimenti, strato dopo strato,
fino alla formazione di una terra
dura da rimanerci in piedi sempre.