Una poesia inedita

Nel pomeriggio mi sentivo vuoto,
mentre entravo nella sala d'attesa,
perché avevo paura della noia:
l'edificio era strano, senza uguali,
con stanze ad angoli non retti, alte,
tutto grigio celeste, tutto vecchio,
in vista neanche un libro o un giornalino.

Ci siamo messi a sedere in silenzio
poi ti ho visto sorridere e annuire
verso il riflesso che correva in basso
sul pavimento, dove una figura
generata dal sole e dal vetro
saliva fino alla parete opposta.


Una poesia inedita

Poi un cartello di località
rimasto all'ombra per tutto l'inverno
indicava una frazione a lettere verdi
proprio dove sostava il tuo sguardo
quando parlavi di musica o di armonia
o del conforto di riconoscere come nostre
certe forme apparentemente distanti
certi disegni della ruggine sulla vernice
che avrei voluto chiamare fiori sbagliando.


Una poesia inedita

Non so dove mi stai portando ma concordo
che dovremmo smettere di riempirci la bocca
di anni e guardare invece ai nostri passi attuali
al perché delle crepe nell’asfalto o sui muri
ma soprattutto al senso di ciò che ci assomiglia
in ogni colore cambiato dalla permanenza all’esterno
di oggetti che un tempo ci sembravano importanti
e che adesso aspettano soltanto di spaccarsi
a causa del gelo o del sole.


Una poesia inedita

Il giorno dello sciopero scolastico
abbiamo visto il sorgere del sole
seduti sopra il galestro, dal monte
dietro la casa, senza dire niente
fino alla sua completa apparizione.

Poi il silenzio mi è parso sufficiente.

Ti ho chiesto: «Che cos'è l'umanità?
E cosa siamo noi in definitiva?»

«L'umanità siamo noi solamente»
mi hai risposto, tendendomi una mano
per mostrarmi il tuo palmo già segnato
molto a fondo dai sassi acuminati.


Una poesia inedita

Durante i giorni di pioggia più forte
guardando nella terra appena smossa
proprio dove comincia l’area incolta
non è raro vedere schegge rosse
di materiale edile proveniente
dalla casa che abbiamo immaginato.

Mi chino per raccogliere un ricordo
in attesa di un suono o di un commento:
essere vivi è semplice mi dici
perché siamo di carne e trasparenti
perché morire è una bugia del tempo
e perché l’energia che ci compone
resta comunque accesa in tutti i luoghi
che abbiamo detto nostri.


Una poesia inedita

Siamo arrivati al cartello di bestie al pascolo
fermandoci a guardare l'onda dell'erba
che si avvicina e torna verso il bosco
come sostenuta da un riflesso di calcite.

Non c'è più niente da cercare:
abbiamo davanti il tempo
e quando arriverà l'inverno
solo le quantità di giorno e notte
saranno differenti.

A volte viene un uomo ad aprire la casa
e dare aria
ma non si accorge di noi
quando torna a valle
alzando gli occhi senza vederci
verso il noce più alto
da dove non ci siamo più mossi.




Una poesia inedita


Per noi va bene anche una piccola porzione di asfalto sbiancato
dove le ruote non vanno, qualche centimetro prima dell’erba.
Ci basterà contare il numero esatto delle microfratture
oppure osservare l’incidenza dell’acqua sul sedimento
per avere un luogo da chiamare mondo e sparire all’occorrenza
indistinguibili da un colpo residuale di vento o da un miraggio del caldo
quando la stagione si sarà fatta più sopportabile.



Una poesia inedita

Quando mi hai insegnato come nascono i boschi
ho pensato al futuro della nostra casa dopo il crollo
a quanto dureranno le stagioni di trasformazione
prima che i rovi lascino il posto agli alti fusti
all'istante in cui la prima ghianda o castagna
germoglieranno nella certezza di rimanere in vita
e alle pietre dove i nostri ricordi continueranno
a esistere senza coscienza scorrendo
fino ad affievolirsi e infine spegnersi
secondo un tempo di decadimento
probabilmente lunghissimo.


Una poesia inedita

Se la risposta è perdersi allora la vita è questa linea
sul terreno annerita per l'umidità
che si interrompe dove la intercetta il sole
e rende visibile senza errori
ciò che respiriamo quando è tardi.
C'era un'inconcludenza nella tua voce
mentre indicavi la zona dove fermarsi
o ribadivi un'impossibilità del vento
a contenere nomi soltanto nostri.
Sfumava il significato del luogo
e proseguire aveva lo stesso valore
di restare com'eri nella foto
soprattutto per il cielo
e la carta con i colori virati.
Forse era così anche allora:
sembrava vecchia o magari
ancora non scattata.


SOLCHI SPERIMENTALI FEST 14|01|2018

Il  2018 comincerà con un concerto del mio progetto di musica elettronica/sperimentale/ambient almost automatic landscapes (aal). L'occasione sarà il primo SOLCHI SPERIMENTALI FEST del 2018, presentato da Antonello Cresti. Saranno con me anche F.ormal L.ogic D.ecay, ovvero Luigi Maria Mennella, con il quale condivido anche il progetto H2R e Edoardo Dottilio Pistolesi

Il concerto di aal segnerà un ritorno sulle "scene" dopo un bel po' di tempo. Saranno disponibili nuovi e vecchi dischi di aal e i miei libri di poesia.

Tutte le info alla pagina: https://www.facebook.com/events/1928782217382176/

Dietro le Quinte presenta:

SOLCHI SPERIMENTALI FEST

performance live di:

aal "endless things"

F.ormal L.ogic D.ecay "subtle"

+

Flusso sonoro sperimentale a cura di:
Edø Pistø Sømi@Dots Unlimited Radio

PRESENTA: Antonello Cresti

dove:
Dietro Le Quinte - via Aretina 150/a Le Sieci, Pontassieve (FI)

quando:
14/01/2018

inizio concerti ore 18:30



Una poesia inedita

È stato durante un'estate meccanica,
quando un'impressione del sole
per qualche giorno inganna il freddo,
che siamo diventati trasparenti.

Con l'acqua e il tempo la nostra casa è morta:
non ci vedono più neanche gli animali
venuti a ripararsi fra le pietre.

Ti chiedo in che anno siamo.
Mi rispondi dopo un piccolo pensiero:
"Molto dopo".


aalmusic

Per completare gli aggiornamenti circa le mie attività musicali in ambito elettronico annuncio che all'inizio del 2018 lancerò la mia piccola etichetta aalmusic (https://aalmusic.bandcamp.com/). Dedicata alle ristampe e alle nuove uscite del mio progetto di musica elettronica almost automatic landscapes (meglio conosciuto come aal).

Le prime 3 uscite a gennaio:

- a season (nuovo album)

- in luce (disco del 2003 uscito in origine per s'agita recordings, label fondata dei miei grandi amici Paolo Ippoliti e Laura Lovreglio, aka Logoplasm)

- oggi ho indossato la tua mancanza (disco del 2005 uscito in origine per la netlabel ctrl+alt+canc del grande Adriano Zanni aka punck)

Questi 3 dischi sono già disponibili per il download ai link indicati. Gratis fino a Natale.

Grazie per l'attenzione!




aal: a season

a season è il nuovo album del mio progetto di musica elettronica aal (almost automatic landscapes). In download gratuito (solo per un periodo di tempo limitato) in tutti i principali formati, lossless incluso. Contenente una selezione di materiale registrato negli ultimi dieci anni, a season è il primo disco completo a nome aal dal 2007 e, nelle mie intenzioni, dovrebbe marcare la fine di un percorso musicale che prosegue dal 2001. Il progetto non muore, ma cambia. Chi avrà pazienza e voglia potrà ascoltare qualcosa di nuovo a partire dal 2018. In quanto a a season, ascoltatelo e se vi piace, scaricatelo. Grazie.