Le poesie che seguono sono ispirate al lavoro degli artisti
Trish Morrissey,
Jim Campbell e
Nan Goldin, presenti fino al 20 luglio prossimo all'interno della mostra
Questioni di Famiglia presso il Centro di Cultura Contemporanea (CCC) di Palazzo Strozzi a Firenze. Le opere esposte ed il concetto cardine della mostra sono stati il cuore degli ultimi mesi di indagine di un laboratorio di ricerca in scrittura poetica cooordinato da
Elisa Biagini e che comprende, oltre al sottoscritto, anche i poeti
Simona Cerri Spinelli,
Beatrice Ciabini,
Sophie Curzon,
Hilde March e
Valerio Orlandini. I testi prodotti saranno letti dai poeti del laboratorio Giovedì 26 giugno, dalle 21:00, proprio all'interno della mostra stessa. Rimando ad un post successivo per tutti i dettagli.
(Jim Campbell)
La struttura del ricordo
è scoperchiata:
ogni punto di luce
contiene la singola parte
e un’immagine intera.
Il fotogramma esatto
del tuo corpo nel suo tempo
si scompone, si ricompone,
ritornando uguale
a se stesso.
(Nan Goldin)
Dentro la fotografia
sei lontanissima:
nel proverbiale lampo di interezza
il materiale emerso è senza fine.
Una parola per ogni oggetto
che hai sfiorato
nel tempo tra il tuo indice
e il mio nome.
(Trish Morrissey)
La nostra sostituzione è terminata:
quello che eravamo
è una serie di segni
lasciati sulla terra smossa
solo il tempo del passaggio
di persone o animali.
Dentro la familiare rifrazione
cede il confine della sicurezza:
l’altra immagine
prende il sopravvento
e ci assomiglia
perfettamente.